Un lustro senza infortuni. La frase, con le denunce di infortuni in aumento su scala nazionale, sembra più una chimera che realtà. A Samatzai ha prevalso quest’ultima e che sia un dito pestato o una frattura, il modulo di denuncia all’Inail sembra essersi smarrito fra i cassetti degli uffici. Prima di oggi, nessuna cementeria in Italia è riuscita a raggiungere questo obiettivo per dipendenti e personale esterno.
Italcementi ieri, Heidelberg oggi. Per la cementeria di Samatzai cambiano gli addendi ma il risultato non cambia: la sicurezza dei lavoratori è un valore, imprescindibile, inattaccabile, inderogabile.
Bernd Schelfele, n°1 del gruppo cementiero tedesco, in tempi non sospetti ha dichiarato: “Per me hanno la massimo priorità la salute e la sicurezza e mi aspetto lo stesso da tutti gli altri. Solo insieme potremo raggiungere il nostro obiettivo di zero infortuni”
Nello stabilimento sardo, la battaglia è stata vinta con 3000 ore di formazione, 2200 riunioni di reparto, 240 comitati di sicurezza e 60 assemblee plenarie. E’ stato un lavoro proficuo che quotidianamente ha coinvolto dipendenti, imprese d’appalto e fornitori.
Un percorso che non si ferma e che i vertici aziendali, di fronte al nemico Infortuni, riassumono così: “Mai abbassare la guardia”