Luciano De Crescenzo, è morto oggi a Roma al Policlinico Gemelli dove era da qualche tempo ricoverato a causa di una polmonite. Scrittore, regista, attore e conduttore televisivo amatissimo dal pubblico, avrebbe compiuto 91 anni il prossimo 18 agosto; le sue condizioni di salute, ultimamente non erano più delle migliori dato che soffriva una rara malattia neurologica di tipo ischemico, la ‘prosopagnosia’, che allo stadio più grave impedisce di riconoscere i volti delle persone; il cervello non riesce più a identificare tutti insieme i lineamenti delle facce.
Purtroppo, dopo la recentissima scomparsa di Andrea Camilleri, l’Italia intera piange oggi – nuovamente – un altro grande della cultura che se ne va, l’ingegnere-filosofo che la filosofia l’aveva spiegata in maniera semplice un po’ a tutti; De crescenzo che era legatissimo alla sua città ed era mito stesso della napoletanità, non era però nato scrittore: ingegnere elettronico e docente presso l’Università Federico II, nella prima parte della sua vita aveva anche lavorato per vent’anni in Ibm Italia; poi inizio’ a scrivere arrivando a pubblicare una cinquantina di titoli, ottenendo negli anni un successo internazionale, vendendo 18 milioni di copie nel mondo.
Adesso siamo ancora più poveri, se ne va un altro pezzo di Napoli che tanto era stata citata e raccontata nelle sue opere; d’ora in poi dovremo rinunciare anche a lui e ci mancherà tanto la sua capacità ironica e graffiante di raccontare la storia e l’arte antica.
Alberto Porcu Zanda