Il 25 agosto prende il via il consueto appuntamento con le Anteprime del “Cabudanne de sos poetas”, tra poesia, musica, improvvisazione poetica, presentazioni di libri, installazioni. Cinque gli incontri che si succederanno fino al 4 settembre tra Seneghe e Narbolia (25 agosto, 30 agosto, 31 agosto, 1° settembre e 4 settembre) in attesa della quindicesima edizione del festival di poesia più importante della Sardegna, tra i più apprezzati e amati in Italia e all’estero che si terrà a Seneghe dal 5 all’8 settembre 2019.
Domenica 25 agosto, la Località Perda Sonadora, sul monte di Seneghe, un luogo molto speciale per il paese e per l’associazione omonima che organizza il Cabudanne, ospiterà alle ore 18:00 “Imaginary Soundscape”, un concerto per computer, tromba e voci di e con Francesco Medda Arrogalla e Francesco Bachis, con la partecipazione de Su Cuntrattu Seneghesu. “Perda Sonadora è un luogo molto importante per Seneghe, una location magica al centro del Montiferru a cui abbiamo voluto dedicare un evento speciale, interconnesso con lo spazio e con la natura del territorio. È un luogo simbolico per il festival e per i seneghesi, ma allo stesso tempo è uno spazio naturale molto suggestivo con uno sguardo bellissimo e unico sul Sinis e sul Campidano”, spiega Luca Manunza, presidente dell’associazione. Si parte quindi con il concerto poetico de su Cuntrattu di Vincenzo Uda attorno alla “grande pietra che suona”, tra le suggestive note battute dal vento, e a seguire la performance dell’ensemble che vede insieme tromba, electronics e le voci del coro a tenore de Su Cuntrattu Seneghesu formato da Giorgio Mancosu (Pesadoe) Guido Lotta (Mesa oghe e Contra) Neil Lotta (Mesa oghe) Piero Laconi (Contra) e Enzo Lotta (Bassu).
Il 30 agosto nel “Campeggio Nurapolis” di Narbolia, si terrà alle 19.00 la presentazione del libro fotografico “Harraga. In viaggio bruciando le frontiere”, di Giulio Piscitelli edito da AgenziaContrasto. Dialoga con l’autore Luca Manunza: “Le migrazioni come la poesia non hanno e non vogliono frontiere e impedimenti”. Si parlerà quindi di migrazioni internazionali, Mediterraneo, viaggi frontiere, poesia, e verrà inaugurata la mostra visibile durante i giorni del Cabudanne de sos poetas negli spazi di Casa Addis a Seneghe. Con questo reportage il fotografo e reporter Giulio Piscitelli ha vinto la tredicesima edizione del Premio Amilcare G. Ponchielli, istituito dal GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale).
Il 31 agosto per il terzo appuntamento delle Anteprime del Cabudanne ritorna a Seneghe la tradizionale “Sa Gara a Poesia”, alle 21.30. Protagonista sarà l’arte dell’improvvisazione poetica in una gara a tema. I poeti estemporanei Salvatore Ladu e Celestino Mureddu si sfideranno a suon di versi in limba, accompagnati da Su Cuntrattu de Vincenzo Uda.
Il 1° settembre ancora a Seneghe, a Casa Addis, anteprima speciale tra le più importanti che rappresenta il Cabudanne: l’incontro con la rivista di poesia S’Ischiglia, storica rivista di poesia e arte sarda, tra le più autorevoli dell’isola con quarant’anni di storia alle spalle, che ha chiuso alcuni anni fa per una serie di motivi. A parlarne, coordinati da Mario Cubeddu, anima del Cabudanne e tra i fondatori del festival e dell’associazione Perda Sonadora, saranno alcuni tra i protagonisti che hanno fatto parte della redazione come Gavino Mameli, e ancora Duilio Caocci, docente di Letteratura all’Università di Cagliari, Antonio Canalis, Luciana Onnis, presidente della Fondazione Faustino Onnis che collabora all’organizzazione dell’evento. Letture poetiche di Stefano Raccis. Un appuntamento che in qualche modo vuole ricordare non solo l’esperienza e gli anni importanti di questa autorevole rivista di poesia, una delle prime in Italia, prima e unica finora in Sardegna, ma anche porre uno sguardo verso il futuro, con il pensiero e l’idea di alcuni degli autori ospiti rivolti al desiderio di poterla far rinascere.
Il 4 settembre, alle 18.30, l’appuntamento con l’anteprima ufficiale che darà il via il giorno dopo alla quindicesima edizione del Cabudanne de sos poetas è a Prentza de Murone (Seneghe), sede del vecchio frantoio del paese, con “Poesie dagli Alberi: installazione audio sul “Festival dei poeti di Castel Porziano del 1979”, a cura di Nino Iorfino, sperimentatore multimediale, e Lidia Riviello di Rai Radio 3. Col progetto “Alberi Poeti” Iorfino innesta oggi voci poetiche fra gli alberi di giardini e festival. Le registrazioni scelte per l’installazione di Alberi-Poeti nel giardino di Sa Prentza con il suo verde frutteto, furono realizzate da Radio Alice il 30 giugno 1979 sulla spiaggia di Roma, dove, nell’ultima giornata del festival internazionale dei poeti di Castel Porziano, una delle manifestazioni più importanti a livello europeo, considerata come una sorta di “Woodstock della poesia”, si alternarono senza sosta i più noti poeti della Beat Generation: da Allen Ginsberg a William Burroughs, da Corso a Ferlinghetti. Intervennero anche poeti europei come il greco Stavros Tornes e il russo Evgenij Aleksandrovič Evtušenko, insieme ai più locali Victor Cavallo, della Garbatella, e Dario Bellezza, di Trastevere. Da quella caotica e creativa Woodstock della poesia si potranno riascoltare per una sera i classici della Beat Generation attraverso speakers innestati negli alberi del giardino di Sa Prenza de Murone.Tirate fuori da una scatola quarant’anni dopo, quelle audiocassette restituiscono viva l’energia unica di quell’evento.