Il vento di maestrale a 40/45 nodi continua a flagellare le coste occidentali della Sardegna ed il mare è ancora agitato.
Gli aggiornamenti sul cargo incagliatosi sulle scogliere dell’isola di Sant’Antioco non sono confortanti: rimane nella sua posizione, ancora in balie delle onde, incagliato in località Torre Cannai; le condizioni proibitive non permettono le operazioni di soccorso per il disincaglio della nave; inoltre rispetto alle prime stime, appare ora che lo scafo sarebbe danneggiato con conseguente sversamento di materiale oleoso in mare.
Evidentemente c’è molta apprensione per il possibile inquinamento non solo marino, perchè il forte vento e le alte onde che si infrangono sulla scogliera potrebbero nebulizzare il materiale oleoso presente in acqua che andrebbe poi a riversarsi a terra.
Anche le associazioni ambientaliste oltre che le autorità politico-amministrative del territorio, si sono mobilitate e monitorano la situazione che preoccupa molto, per il grave danno ambientale che deriverebbe da un eventuale rottura dei serbatoi della nave.
Ricordiamo che il mercantile Cdry Blue, partito da Cagliari dove aveva sbarcato un carico di caffè, era in navigazione lungo le coste sud dell’isola in direzione Spagna. Poi il mare grosso e il forte vento avevano fatto cambiare rotta alla nave che aveva fatto dietrofront e rimesso la prua di nuovo verso sud, in cerca di protezione.
Le ragioni dell’incidente verranno chiarite dalle indagini: può solo ipotizzarsi una rotta troppo sotto costa, con l’eccessivo scarroccio della nave vuota e leggera che potrebbe essere stata sospinta sulla scogliera a causa delle onde impetuose e del forte vento o forse un guasto meccanico.
La Capitaneria di Porto e la Protezione civile hanno nel frattempo, messo in salvo i 12 membri di equipaggio che sono stati issati a bordo a turno a bordo dell’elicottero che è intervenuto per il soccorso insieme a due mezzi navali della guardia costiera. Le notizie riportano che nessuno è rimasto ferito.
Alberto Porcu Zanda