“Lunedì avvieremo la distribuzione di mascherine, 2 milioni in tutta Italia di tutti i tipi. Sono numeri importanti ma insufficienti, il bisogno è decuplicato. Abbiamo nicchie di mercato qualcuno le produce in Lombardia e nella bergamasca, abbiamo forniture da lì, mancano produttori delle mascherine più evolute. Dobbiamo favorire una maggiore produzione interna”. Lo ha detto il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli a Che tempo che fa.
Dal commissario Borrelli arriva anche un nuovo appello “per un richiamo alle regole: uscire soltanto per esigenze lavorative, cure mediche e spesa – dice -. Bisogna limitare al massimo i viaggi e le uscite fuori dalle abitazioni”. E sul fronte dei controlli per il rispetto delle norme, si moltiplicano le infrazioni: 20.003 i denunciati per inottemperanza degli ordini dell’autorità, 493 per dichiarazione falsa a pubblici ufficiali, mentre sono 982 i titolari di esercizi commerciali denunciati. Misure rigide e controlli serrati. Ma alcune Regioni corrono ai ripari con altri provvedimenti sui propri territori: fino al prossimo 3 aprile, chiunque arrivi in Basilicata, dall’Italia o dall’estero, per restarvi “anche temporaneamente”, dovrà comunicare la sua presenza e stare in quarantena domiciliare per 14 giorni. In Valle d’Aosta Renzo Testolin ha emanato un’ordinanza che ne vieta l’ingresso ai non residenti e invita quelli presenti a rientrare a casa. Nel Comune di Ariano Irpino, ad Avellino, tutta la popolazione è stata messa in quarantena, dopo un’ordinanza del presidente della Campania, Vincenzo De Luca, “visto l’aumento dei contagi verificato dai dati” riferiti alla stessa cittadina. Comune della provincia di Avellino. I governatori di Sicilia e Calabria sollecitano invece l’intervento dell’esercito per contrastare gli arrivi dal Nord Italia nell’isola. “I prefetti sono stati avvertiti – dice il presidente Musumeci – si tratta di destinare una parte dei soldati che già sono su strada ai controlli nei punti di arrivo in Sicilia” (Ansa.it)