<<Sono la prima frontiera davanti ai cittadini che, in questo momento, auspicano solo una parola di incoraggiamento e speranza. I sindaci sardi assicurano non solo la tutela della salute pubblica, ma anche la garanzia di un impegno dinamico nei confronti delle attività produttive che si ritagliano nel territorio>>. E’ quanto evidenzia il consigliere regionale del Partito sardo d’azione Gianfranco Nanni Lancioni, che auspica un intervento forte a supporto all’esercito delle fasce tricolori, in prima linea nell’emergenza connessa al coronavirus. <<E’ una battaglia che i primi cittadini affrontano in trincea. Nei paesi isolani sono stati attivati i Centri operativi comunali, che prevedono il decollo della macchina di protezione civile per i rischi derivanti dai casi sanitari presenti nei diversi angoli della Sardegna – spiega Lancioni – E il primo argine è rappresentato dalle misure intraprese dai sindaci per garantire lo svolgimento delle funzioni pubbliche e private essenziali e delle istituzioni. Non devono sentirsi abbandonati, da soli, in questa guerra>>. Ecco perché l’assemblea regionale <<deve salvaguardare – aggiunge l’esponente dei quattro mori – il ruolo svolto dai primi cittadini attraverso maggiori risorse per le emergenze>>. Uno schieramento che si ritrova anche ad alzare la voce per assicurare il rispetto di decreti ed ordinanze. <<Sono necessari toni forti per invocare i cittadini a non uscire, poi una serie di misure per le situazioni che possano avere ricadute negative sulla salute pubblica. Un compito non facile – conclude Lancioni – che si traduce in un esempio virtuoso per uscire dalle difficoltà e superare questa emergenza determinata dall’epidemia>>.
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