Nel 2019 la spesa per beni durevoli in Sardegna ha raggiunto quasi 1,5 miliardi di euro (1.496 milioni di euro) grazie a un incremento dell’1,1% rispetto al 2018. Il quadro del mercato dei beni durevoli in Sardegna è stato tracciato dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia. Nell’ultimo anno i sardi hanno acquistato auto usate per 450 milioni di euro generando una crescita del segmento del 4,6%, la più alta in tutta Italia. Le auto nuove non hanno riscosso lo stesso successo facendo registrare un calo dello 0,8% a 352 milioni di euro complessivi, mentre l’incremento è stato a doppia cifra per i motoveicoli (+11,7%) seppure per un valore di 21 milioni di euro. In positivo il comparto casa con gli elettrodomestici (+3,5%, 102 milioni) e mobili (+0,5%, 360 milioni). La tecnologia conferma le sue difficoltà anche in Sardegna come nel resto d’Italia: l’elettronica di consumo ha perso il 5,8% rispetto al 2018 con una spesa di 42 milioni di euro, l’information technology il 5% e la telefonia il 2,3%.
“La Sardegna – commenta il responsabile dell’Osservatorio Findomestic Claudio Bardazzi – ha fatto registrare, dopo il Molise, la migliore performance tra le regioni meridionali per consumi di beni durevoli nonostante la debole flessione dell’economia sarda nel 2019, in linea con le medie del Mezzogiorno. Anche in regione, dopo 10 anni di crescita ininterrotta, la telefonia ha sofferto, come in tutto il Paese, per la saturazione del mercato, l’assenza di novità tecnologiche rilevanti e l’avvento del 5G che ha reso attendisti i consumatori più attenti”.
Nel dettaglio, nel 2019 a Cagliari è stato speso il 3% in più in beni durevoli rispetto al 2018 e sono stati raggiunti i 443 milioni di euro totali, la quota più elevata tra le province sarde. Gli acquisti di auto usate hanno superato con 126 milioni di euro (+5,4%) quelli di auto nuove (123 milioni), in aumento del 3,7%. I motoveicoli valgono 8 milioni di euro, il 13,1% in più rispetto al 2018. Il comparto casa è in positivo grazie all’aumento dell’1,5% della spesa per i mobili che rappresentano 93 milioni di euro complessivi e del 4,7% per gli elettrodomestici per un totale di 27 milioni. Queste performance sono distanti dal comparto tecnologico che vede l’elettronica di consumo perdere il 4,9% di spesa in un anno per 11 milioni di euro, l’information technology il 3,7% e la telefonia l’1,3% a 43 milioni di euro totali e 221 euro di media a famiglia.
Proseguendo, la provincia sassarese è la seconda in regione, dopo Cagliari, per spesa complessiva in beni durevoli – 435 milioni di euro – ma anche l’unica che nel 2019 ha visto una flessione rispetto al 2018: -0,7%. Le auto usate valgono 142 milioni di euro, il valore più alto tra le province sarde, in crescita del 2,2% rispetto al 2018 mentre quelle nuove si sono fermate a 101 milioni, il 4,2% in meno rispetto all’anno precedente. La spesa per motoveicoli nella provincia, in aumento del 5,8%, compensa solo parzialmente il calo delle auto nuove perché gli 8 milioni di euro spesi nel 2019 hanno scarsa incidenza sul comparto mobilità. I sassaresi hanno impiegato nel 2019 29 milioni di euro in elettrodomestici (+2,3%) e 103 milioni in mobili, sostanzialmente senza variazioni rispetto al 2018. Variazioni negative invece per la tecnologia: l’elettronica di consumo (TV e Hi-Fi) è calata del 6,3%, l’information technology, pur con il valore di spesa più alto tra le province dell’Isola, è risultata in discesa del 5,7% e la telefonia ha fatto registrare una flessione del 2,9% rispetto al 2018.
Nella provincia del Sud Sardegna i consumi di beni durevoli sono aumentati dell’1% nell’ultimo anno a 298 milioni di euro complessivi, la terza provincia in regione per valore complessivo. Nel settore della mobilità le auto usate superano le nuove sia per spesa totale che per variazione: 82 milioni di euro impiegati per acquistare auto usate contro i 69 utilizzati per quelle nuove. Le prime hanno fatto rilevare la crescita più elevata in regione con un +6,4%, le seconde sono diminuite del 2,7% rispetto al 2018. Sono solamente 3 i milioni di euro spesi per l’acquisto di motoveicoli e con un incremento del 16%. Il settore casa ha visto nell’ultimo anno un aumento del 4% per gli elettrodomestici a 22 milioni di euro e dello 0,7% per i mobili che rappresentano però un valore totale ben più consistente di 75 milioni di euro. La flessione del comparto tecnologico coinvolge tutti i segmenti: -5,9% per l’elettronica di consumo (TV e Hi-Fi) a 9 milioni di euro, -5,1% per l’information technology scesa a 8 milioni in totale e la telefonia in calo del 2,5% a 29 milioni di euro.
Il mercato dei beni durevoli a Nuoro è cresciuto nel 2019 dello 0,5% rispetto al 2018 per una spesa complessiva di 187 milioni di euro. La parte del leone l’ha fatta il settore delle auto usate con 59 milioni di euro di spesa nell’ultimo anno (+4,9%) mentre le auto nuove si sono fermate a 32 milioni di euro, il 2,6% in meno di quanto speso nell’anno precedente. I motoveicoli rappresentano invece una quota di mercato marginale (1 milione di euro). Nel 2019 gli acquisti di mobili sono rimasti fermi a 55 milioni di euro complessivi, ma con un primato: in media ogni nucleo familiare ha speso 601 euro in questo segmento, il valore più alto nell’Isola. Per gli elettrodomestici l’incremento è stato più marcato (+2,8%) con un valore complessivo di 15 milioni di euro. Andamenti opposti per la tecnologia: nel 2019 sono diminuiti gli acquisti per elettronica di consumo (-6,5%), information technology (-6%) e telefonia (-3,2%).
Oristano è la provincia con la spesa in beni durevoli più bassa in Sardegna nel 2019: 133 milioni di euro. La crescita dei consumi del 2,1% è stata trainata dal segmento delle auto usate che ha raggiunto 41 milioni di euro di spesa nell’ultimo anno (erano 39 nel 2018) con un incremento del 6,1%. Gli acquisti di auto nuove sono andati più a rilento: +0,5% sul 2018 per un totale di 32 milioni di euro. I motoveicoli, seppur in crescita del 43% sul 2018, rappresentano una quota residuale di un milione di euro. La spesa per il settore casa ha visto nell’ultimo anno un incremento dello 0,8% per il segmento mobili a 33 milioni di euro e una crescita del 3,8% per gli elettrodomestici a quota 9 milioni di euro di spesa complessiva. Gli oristanesi hanno acquistato nel 2019 meno Tv e Hi-Fi (elettronica di consumo): -5,7%. In negativo anche l’information technology (-5%, 4 milioni di euro di spesa complessiva) e la telefonia (14 milioni) in calo del 2,4%.
Nei primi 9 mesi del 2019 in Sardegna sono stati finanziati attraverso il credito al consumo oltre 1 miliardo e 270 milioni di euro, un valore in aumento del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Oggi il credito al consumo – afferma Gilles Zeitoun, direttore generale di Findomestic – è sempre più percepito come uno strumento di pagamento utile e talvolta indispensabile. Non a caso, secondo una rilevazione del nostro Osservatorio mensile, il 78% degli italiani che hanno acquistato a rate avrebbe dovuto posticipare o abbandonare i propri progetti d’acquisto se non avesse potuto ricorrere al credito”. Il mercato del credito ha offerto ancora una volta un sostegno fondamentale ai consumi delle famiglie italiane in un anno, il 2019, in cui complessivamente le erogazioni di prestiti hanno raggiunto un ammontare di 71,5 miliardi. In questo scenario Findomestic si è confermata leader di mercato, erogando 10,4 miliardi di prestiti (+6,1%) e raggiungendo una quota del 14,5%.
fonte Findomestic