La cultura va salvata: l’Assessore alla cultura del Comune di Cagliari Paola Piroddi, interviene a supporto dei lavoratori della micro e piccola impresa culturale, pensando ad un nuovo modo di fare spettacoli, in seguito all’attuale emergenza Covid-19.
“Condivido l’appello delle associazioni di volontariato e degli operatori delle Cultura e dello Spettacolo della città di Cagliari per il quale stiamo studiando forme di eventi e spettacoli più contenuti rispetto al passato, e all’aperto, ad esempio nei parchi”.
L’assessore Paola Piroddi da settimane partecipa ai tavoli tecnici incontrandosi, in videoconferenza con 11 colleghi assessori alla cultura delle più grandi città d’arte italiane, in sinergia con il Ministero competente e con la Regione Autonoma della Sardegna, per individuare risposte adeguate alla crisi dovuta alla sospensione delle attività culturali e degli spettacoli.
Oggi la programmazione degli eventi, a causa il perdurare dell’emergenza Covid-19, è evidentemente sospesa ma sottolinea Piroddi: “ll nostro Assessorato farà da apripista in Sardegna per tutto ciò che riguarderà mostre, spettacoli, uso dei parchi pubblici per eventi in sicurezza e magari, per convertire spazi pubblici verdi in teatri all’aperto”.
Bisognerà essere innovatori nel fare cultura – ha detto l’Assessore alla Cultura – ed occorrerà viverla in modo nuovo, in sintonia con il verde pubblico e con l’ambiente, seguendo regole del buonsenso e del contenimento di eventuali rischi.
“La possibilità di usare i parchi della città come luoghi per gli spettacoli, come ad esempio la cava di Monte Urpinu – precisa la Piroddi – è stata una delle idee proposte al Comune ancor prima che scoppiasse l‘emergenza in corso”.
Cagliari punterà comunque sulla propria identità storica e sull’ambiente per rilanciare un settore in ginocchio come quello degli spettacoli, del teatro, della danza, insomma della cultura.
L’Assessore ha poi sottolineato che sono allo studio anche gli strumenti amministrativi idonei per arginare l’impatto sociale negativo che l’attuale emergenza ha comportato, nei confronti delle imprese culturali che sono un patrimonio insostituibile della città.
Gli spettacoli improntati a linee guida che salvaguardino la sicurezza per tutti, saranno congegnati come eventi da tenersi all’aperto, anziché in spazi al chiuso.
L’idea di rilancio del settore culturale condivisa da numerosi Comuni italiani che coinvolga il Ministero competente, è quella di estendere la possibilità di sponsorizzazioni e donazioni defiscalizzate in regime ‘Art Bonus’ al numero più ampio possibile di iniziative e investimenti culturali.
Verranno studiate – questa l’dea dell’Assessore Piroddi – apposite modalità a supporto delle micro, piccole e medie imprese, cooperative e associazioni culturali avanzando proposte al Ministro per l’attribuzione del fondo straordinario (130 milioni di euro) già istituito dal Mibact e inserito nel recente DPCM a supporto di tutte le categorie di impresa, o professionali della cultura.
“La salvezza della cultura cittadina è parte integrante dell’identità del capoluogo sardo, e diverrà la molla del rilancio di molte attività anche economiche con possibili ricadute sul sociale e sul turismo. Se pensiamo che la cultura non sia utile – conclude l’Assessore Piroddi – proviamo ad immaginare come sopravvivere alla quarantena senza libri, film, musica, TV, Internet”.
Alberto Porcu Zanda