Dal 4 al 7 giugno torna a Cagliari il Lucido’s Family Festival

0 0
Read Time:11 Minute, 26 Second

L’epidemia di coronavirus non fermerà la sesta edizione della manifestazione i cui appuntamenti, incontri, dibattiti e spettacoli si terranno on line (sulle pagine Facebook de Le Lucide di Lucidosottile e sul canale YouTube di LucidoSottile), con una modalità differente ma non meno avvincente, che coinvolgerà artisti, studiosi e ospiti da diverse parti del mondo.

“Donne galattiche” è il tema di questa edizione, scelto dalle direttrici artistiche Tiziana Troja e Michela Sale Musio. Il festival infatti approfondisce le relazioni e i rapporti di genere con una particolare attenzione al mondo femminile. Uno sguardo a 360 gradi, arricchito anche grazie alla collaborazione di Giulia Giornaliste, l’associazione di professioniste che in Italia si batte contro chi subisce anche nel mondo dell’informazione e della comunicazione odiose discriminazioni, non solo di genere.

“Donne galattiche” è dedicato a quelle donne che nella loro quotidianità lasciano un segno straordinario della loro presenza.
Ma il festival come sempre non dimenticherà di approfondire i temi della famiglia e del ruolo maschile, così come approfondirà i temi della comunicazione e della cultura in un mondo reso diverso dalla pandemia di Coronavirus.

Dopo avere ospitato negli anni scorsi, importanti nomi della scena artistica e culturale italiana (come Vito Mancuso, Silvia Rosa Brusin, Monica Nappo, Carlo Gabardini, Alessandro Fullin, Carlo De Ruggeri), e rappresentanti delle associazioni per i diritti delle famiglie arcobaleno, nonché esponenti politici in rappresentanza delle associazioni per i diritti degli omosessuali, quest’anno il festival apre ulteriormente i suoi orizzonti alla scena internazionale, guardando non più solo all’Europa.
A caratterizzare il programma sarà infatti la collaborazione con “In Scena Festival”, il festival del teatro italiano a New York, con la LPTW (la Lega internazionale delle professioniste del teatro) e On Stage Festival. Inoltre, il Festival vede la presenza nel cartellone dell’artista egiziano Ahmed Fouad (Sufi Performing Arts Troupe), grazie al rapporto con l’Africa instaurato negli ultimi anni da LucidoSottile, che con le sue produzioni ha partecipato ai festival internazionali di Teatro di Bejaja in Algeria e di Hourara in Marocco.

Il Lucido’s Family Festival, precedentemente sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione Sardegna e dal Comune di Cagliari, si conferma dunque come uno degli appuntamenti più originali della scena italiana, capace di mettere a contatto mondi solo apparentemente distanti e uniti da donne che sono in grado di giocare un ruolo da protagoniste: in scena come nella vita.

PROGRAMMA – Il festival si aprirà GIOVEDI 4 GIUGNO alle ore 18. Al saluto delle Lucide seguirà il primo appuntamento in programma, la presentazione del libro Il codice del disonore – Donne che fanno tremare la ‘Ndrangheta” (Einaudi). A dialogare con l’autrice Dina Lauricella sarà la giornalista collaboratrice di Repubblica Giulia Zuddas, affiancata dal giornalista Vito Biolchini. Vincitore lo scorso anno del Premio Cambosu, “Il codice del disonore” nasce da un fenomeno recente di grande importanza: per la prima volta nella storia della ‘Ndrangheta le figlie e le mogli dei boss collaborano con la giustizia denunciando le loro famiglie. Lo fanno per strappare i propri figli a un ineluttabile destino criminale, ma soprattutto per sfuggire loro stesse al “codice d’onore”, cioè alla vendetta che incombe sulle donne di ‘Ndrangheta che tradiscono il marito o la famiglia.

Alle 20.30le Lucide tornano on line per introdurre con l’autrice e attrice Natalia Magni lo spettacolo “Un cottage tutto per sé”, on line poi dalle 21. Prodotto dalla compagnia Magnitudonove e con la regia di Sonia Barbadoro, lo spettacolo racconta la storia di Orsetta, una quasi quarantenne in cerca di stabilità attraverso incontri mancati, regali inaspettati e nuove partenze, tra una madre ossessiva, un’amica preoccupata e un sogno da realizzare. “Un cottage tutto per sé” è una commedia leggera di piccoli inciampi e grandi passaggi, alla ricerca del solo luogo dove sentirsi veramente a casa.

La pandemia obbliga tutti gli operatori e le istituzioni a rivedere le modalità di produzione e diffusione dei prodotti culturali. Il dibattito “Cultura digitale, ai confini con la realtà” aprirà alle 17 il ricco programma di VENERDI 5 GIUGNO. A intervenire saranno il giornalista e saggista Giorgio Zanchini (conduttore su Radio Uno di “Radio anch’Io” e coautore del recente saggio “La cultura orizzontale”), il regista e direttore artistico della compagnia Mpg Cultura di Venezia Mattia Berto e la direttrice artistica del festival del teatro italiano di New York “In scena!” Laura Caparrotti. Conduce il dibattito il giornalista Vito Biolchini.

“Comicità durante il Covid e comicità femminile” è invece l’appuntamento che alle 18vedrà dialogare Valentina Bambini (docente di linguistica IUSS Pavia) e Luisella Seveso (ideatrice del progetto “100 esperte” di Giulia Giornaliste) con la giornalista Alessandra Addari. L’incontro è organizzato in collaborazione con Giulia Giornaliste Sardegna.

Alle 20.15 spazio al primo di tre appuntamenti con i corti teatrali vincitori del concorso KIT International Playwright Women in Comedy, ideato da Kairos Italy Theater New York University Casa Italiana Zerilli-Marimò per celebrare i cento anni di Franca Valeri. Attraverso una call internazionale sono stati raccolti circa 300 corti comici di autrici da tutto il mondo (Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Italia, Grecia, Brasile, Francia, Sud America, Canada). Una giuria internazionale ne ha selezionati quindici per essere presentati il 6 aprile alla Casa Italiana Zerilli-Marimò a New York, dove il pubblico avrebbe votato cinque finalisti. Questi ultimi sarebbero stati presentati all’Opening Night di “In Scena!” il 27 aprile. Tutto questo è stato impedito dalla pandemia, così il 18 maggio i 15 corti sono stati trasmessi in streaming sulla piattaforma della Casa Italiana e votati online. I primi tre sono stati quindi tradotti in italiano per essere presentati al Family Festival. A leggere il corto sarà l’attrice Laura Caparrotti, presentata dalle Lucide. A seguire, l’attrice Monica Nappo leggerà un testo della scrittrice americana Ursula K. Le Guin.

Alle 21si resta negli Stati Uniti con lo spettacolo “Hedy! The Life & Inventions of Hedy Lamarr”, scritto e interpretato da Heather Massie e diretto da Blake Walton. Lo spettacolo (che sarà preceduto alle 20.30 dall’incontro dell’attrice con Donatella Codonesu del festival “On Stage” di Roma) esplora la vita, le invenzioni e la persona di Hedy Lamarr, stella del cinema hollywoodiano degli anni 30 e 50. Conosciuta come la donna più bella del mondo, Hedy Lamarr imparò tutto quello che c’era da sapere sulle munizioni mentre era sposata con il mercante d’armi austriaco, Fritz Mandl. Utilizzò questa conoscenza per sostenere gli sforzi bellici della US Navy durante la seconda guerra mondiale inventando il Secret Communication System (Sistema di comunicazione segreto), un’invenzione che oggi viene utilizzata nella telefonia cellulare, nel WiFi, Gps, Bluetooth e in una miriade di altri sistemi wireless. La traduzione è curata da Mariangela Paone nell’ambito di un progetto di didattica innovativa in collaborazione con Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere dell’Università di Roma Tre, sottotitoli a cura di Giulia Casati.

L’endometriosi è una delle malattie che maggiormente pone le donne in una condizione di sofferenza fisica e psicologica. Vania Mento è una vera e propria ambasciatrice della lotta a questa patologia e da testimonial della Fondazione Italiana Endometriosi racconterà, in dialogo con le Lucide, la sua battaglia contro i pregiudizi e per una corretta informazione. Appuntamento con “Endometriosi d’assalto” SABATO 6 GIUGNO a partire dalle16.

Alle 17.15 nuovo appuntamento con corti vincitori della serie KIT International Playwright Women in Comedy. A interpretare una delle opere saranno Angelo TrofaValentina Fadda Felice Montervino della Compagnia Batisfera Teatro.

Scrittrice, saggista, drammaturga, poetessa ma soprattutto donna capace di scrivere una pagina importante della cultura e della letteratura in Italia. Alle 17.30, in un appuntamento organizzato in collaborazione con l’associazione Giulia Giornaliste, il Lucido’s Family Festival ha l’onore di ospitare Dacia Maraini“Donne galattiche” è il tema dell’incontro con la scrittrice che nell’occasione dialogherà con la fondatrice di Giulia Giornaliste in Sardegna Susi Ronchi. All’incontro interverrà anche la responsabile dell’Ansa in Sardegna, Roberta Celot.

 “Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va” (Rizzoli, 2018) è l’ultima fatica letteraria di Dacia Maraini, nella quale la scrittrice riavvolge il filo di una storia tempestosa, attraverso le parole di una madre a un figlio perduto, il suo, che cammina verso la maturità pur abitando solo nei ricordi.

Vincitrice del Campiello nel 1990 con il romanzo “La lunga vita di Marianna Ucrìa” e del Premio Strega nel 1999 con “Buio”, Dacia Maraini nella sua lunga carriera ha spaziato con successo tra letteratura, poesia e teatro, sempre con una grande attenzione per i temi sociali e l’universo femminile. Per la scena ha scritto più di trenta opere, molte delle quali vengono ancora oggi rappresentate in Europa e in America. Tra queste “Maria Stuarda” che ha ottenuto un grande successo internazionale ed è rimasta nel cuore del pubblico italiano per la memorabile interpretazione di Elisabetta Pozzi e Mariangela D’Abbraccio. Ma l’impegno teatrale di Dacia Maraini si è concretizzato anche nel 1973 con la fondazione del Teatro della Maddalena, interamente gestito e diretto da donne.

La serata di sabato proseguirà alle 20.20 con la lettura di uno dei tre corti teatrali vincitori della serie KIT International Playwright Women in Comedy, a cura di Angelo TrofaValentina Fadda Felice Montervino della compagnia Batisfera Teatro, e si concluderà sempre nel segno della drammaturgia statunitense.

Alle 20.30 l’attrice statunitense Aizzah Fatima, intervistata da Donatella Codonesu, presenterà il suo spettacolo “Dirty Paki Lingerie”, on line alle 21. Scritto e interpretato da Aizzah Fatima, con la drammaturgia di Cobina Gillitt e la regia di Erica Gould, “Dirty Paki Lingerie” racconta, con un carosello di personaggi l’universo femminile pachistano-americano-musulmano, dove donne di diverse generazioni lottano per vivere in modo coerente con la loro visione in un mondo fortemente occidentale. Sesso, religione e politica si scontrano all’arieggiare della lingerie sporca di questi sei personaggi femminili. Lo spettacolo valica ogni confine tra cultura, religione e genere, ed Aizzah Fatima esplora l’identità femminile degli americani mussulmani, raramente rappresentata sui palchi degli Stati Uniti. Lo spettacolo è tradotto da Alessandra Porcù nell’ambito di un progetto di didattica innovativa in collaborazione con Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere dell’Università di Roma Tre, con i sottotitoli Giulia Casati.

“Concerto in una stanza” è il titolo dello spettacolo della Compagnia Teatro dallarmadio che apre alle 17 il cartellone di DOMENICA 7 GIUGNO, ultima giornata del festival. Lo spettacolo vede in scena Fabio Marceddu Cristiana Cocco in una sorta di “akkabbarret” di canzoni della Mala, con testi inediti e originali di Fabio Marceddu. Lo stesso Marceddu, insieme ad Antonello Murgia, che dello spettacolo firma l’ideazione scenica, le musiche e la regia, sarà on line a partire dalle 16.30 in diretta con Le Lucide.

“Tutto ciò che il paradiso permette” è il titolo del romanzo di Manuela Caracciolo, edito da Cairo, in cui si dipana la storia di Harrie e Paul, due ragazzi in fuga dall’amore e dal destino che incombe su di loro. Sullo sfondo gli anni Novanta, Dublino, la Costa Azzurra, e l’ombra di una malattia subdola che si insinua nel tessuto del racconto come io narrante: una protagonista sommessa che presto alzerà la voce. Perché “Tutto ciò che il paradiso permette” non è una storia d’amore, ma una storia di vita e di morte, di musica, di paura e coraggio, di cambiamento, che investe, loro malgrado, tutti i personaggi e ne sconvolge l’esistenza”. Del romanzo parlerà l’autrice a partire dalle 18 insieme a Le Lucide.

La legge sulle unioni civili, in vigore dal 2016, è stata un punto di svolta. Ma ad oggi si può fare un bilancio di questa novità e quali sono le attese della comunità Lgbt in merito a nuove politiche sulla famiglia? È questo il tema dell’incontro “Famiglie galattiche”, che alle 19 vedrà il giornalista Vito Biolchini dialogare con Camilla Seibezzi. Militante della causa Lgbt, è l’inventrice della formula “Genitore 1” e “Genitore 2” che fu adottata dal comune di Venezia di cui è stata consigliere delegato a diritti civili e politiche anti-discriminazione. Una proposta che, come le cinquanta fiabe contro ogni discriminazione per asili e materne, ha avuto ribalta internazionale ed è stata adottata da molti comuni.

La sesta edizione del Lucido’s Family Festival si chiuderà con lo spettacolo “Vere e sacrosante” della compagnia Lucidosottile, on line a partire dalle 20.30. Scritto, diretto e interpretato da Tiziana Troja Michela Sale Musio, “Vere e sacrosante” mette in graticola tutte le ipocrisie e le incongruenze dei giorni nostri, in una visione surreale, dissacrante e apocalittica che provoca il pubblico con una ironia schietta che passa attraverso riflessioni senza censure. In “Vere e sacrosante” Tiziana Troja e Michela Sale Musio portano in scena anche i personaggi di Tanya & Mara, le due supertecnologiche ragazze dei sobborghi cagliaritani, ormai diventate popolarissime grazie ai video diffusi dalle autrici su Facebook.

print
Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *