Il ministro Luciana Lamorgese a Lampedusa

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Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha incontrato ieri mattina nella sede dell’Aeronautica militare a Lampedusa i responsabili provinciali delle Forze di polizia e una delegazione degli operatori della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di finanza che svolgono il servizio sull’isola, interessata anche in queste settimane da ripetuti sbarchi autonomi di migranti in arrivo dalla Libia e dalla Tunisia.
La responsabile del Viminale ha manifestato l’apprezzamento e il ringraziamento per il difficile e gravoso impegno della prefettura e delle Forze dell’ordine in occasione delle operazioni di salvataggio in mare, trasbordo, controllo e trasferimento dei migranti.

La titolare dell’Interno – accompagnata dal capo di Gabinetto, Matteo Piantedosi, dal capo della Polizia, direttore generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli, dal capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, e dal prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa – ha incontrato anche il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, della Capitaneria di Porto Empedocle e il responsabile dell’Ufficio sanitario marittimo di Agrigento.

Successivamente, in municipio, il ministro Lamorgese ha avuto un lungo colloquio con il sindaco di Lampedusa e Linosa, Salvatore Martello, al quale ha ribadito, ringraziandolo, la fondamentale importanza della collaborazione e della solidarietà mostrate dall’Amministrazione comunale e dai cittadini delle isole Pelagie, che, anche quest’anno, sono interessate da continui sbarchi di migranti, in un momento peraltro di grave crisi economica e occupazionale dovuta all’emergenza sanitaria per Covid-19.

Tra le iniziative già assunte dal governo, c’è lo smaltimento delle barche utilizzate e poi abbandonate dai migranti (al 16 luglio risultano demolite 45 imbarcazioni; altri 97 relitti, semi affondati o giacenti sul molo Favarolo, sono stati trasportati in un deposito in attesa della demolizione). Tra le richieste dell’amministrazione comunale, è emersa l’esigenza di potenziare il presidio di primo soccorso esistente e realizzare una struttura ospedaliera sull’isola di Lampedusa.

Dopo aver ricevuto alcuni giorni fa al Viminale il sindaco di Pozzallo (Ragusa), Roberto Ammatuna, e la visita odierna a Lampedusa, il ministro Lamorgese ha in programma altri incontri con i sindaci delle comunità più esposte al fenomeno migratorio per la presenza di strutture destinate all’accoglienza e alla sorveglianza sanitaria dei migranti sbarcati. La responsabile del Viminale ha manifestato l’intenzione di incontrare quanto prima il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e il cardinale arcivescovo metropolita di Agrigento, Francesco Montenegro.

Per quanto riguarda i controlli relativi al contenimento del virus Covid-19, la titolare del Viminale ha sottolineato che tutti i migranti sbarcati a Lampedusa vengono sottoposti a test sierologici. 
Nel corso del comitato odierno svoltosi a Lampedusa, il prefetto di Agrigento ha comunicato che a luglio sono stati eseguiti sull’isola 1.487 test sierologici sui migranti, di cui uno solo ha dato esito positivo e che la persona in questione è risultata successivamente negativa al tampone.

Il dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione ha intensificato i contatti con la regione Siciliana per condividere un protocollo sulle procedure relative all’esecuzione degli screening sanitari e al rispetto del periodo di sorveglianza precauzionale per i migranti. Un ruolo – quello della regione Siciliana – essenziale per garantire la sicurezza sanitaria anche dei migranti destinati ad un periodo di quarantena a bordo di navi.

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