Era il 16 settembre del 2010 quando in piazza dei Centomila a Cagliari arrivarono i mercati di Campagna Amica nel sud Sardegna. A distanza di 10 anni sono una realtà conosciuta e diffusa che hanno portato una rivoluzione culturale, consapevolezza e conoscenza nella scelta del cibo da portare a tavola.
Campagna Amica, che oggi è la rete di vendita diretta agroalimentare più grande del mondo sotto lo stesso marchio, si presenta anche nel sud Sardegna non come un semplice mercato dove acquistare cibo ma un luogo di socialità, di aggregazione e fiducia in cui il mondo della campagna incontra la città.
CAMPAGNA AMICA NEL SUD SARDEGNA. Partiti con poche aziende agricole e con appuntamenti sporadici nel giro di pochi anni, visto il grande successo riscontrato, la rete si è allargata ed oggi conta (nel sud Sardegna) circa 200 aziende agricole e 9 mercati che si tengono tutte le settimane: martedì Assemini, mercoledì Pirri e Iglesias, giovedì piazza dei Centomila Cagliari, venerdì Selargius e Sant’Antioco, sabato Quartu Sant’Elena e Monserrato, domenica Selargius. Oltre a diversi mercati stagionali che aprono d’estate.
PROFILO DELLE AZIENDE. Le aziende che portano i propri prodotti nei mercati di Campagna Amica, costituite grazie a Coldiretti in un’associazione (Agrimercato), presieduto dall’agricoltore Antonio Mereu, sono multifunzionali, curano il prodotto dalla terra fino alla vendita, e sono guidate da agricoltori spesso giovani (l’età media va dai 35 ai 55 anni) e donne. Con Campagna Amica hanno spesso raddoppiato o triplicato il proprio fatturato e assunto nuovo personale, inoltre con il rapporto diretto con i propri clienti hanno spesso innovato la propria produzione sperimentando la coltivazione di nuovi prodotti: sotto il segno di Campagna Amica sono nati diversi nuovi formaggi (mozzarella di pecora), paste secche (ai carciofi, al farro), mieli (nocciomiele) e tanti altri. Ma sono stati anche riscoperti e hanno trovato uno sbocco commerciale i prodotti di nicchia, della tradizione e biodiversità sarda che senza i mercati rischiavano di estinguersi, come il fagiolo bianco di Terraseo, il formaggio axiridda o il budino di pecora “la casada” (molti di questi sono divenuti Sigilli di Campagna Amica e fanno parte del grande atlante della biodiversità).
PROFILO DEL CLIENTE. 30milioni di italiani dichiarano di andare ai mercati contadini almeno una volta al mese. Oltre il 60% ha una età tra i 35 e i 65 anni (il 70% nel sud e isole), il 40% sono diplomati e il 30% laureati (45% e 24% in Sardegna), sono per il 42% lavoratori dipendenti e per il 20% autonomi (39% e 21% in Sardegna) e appartengono ad una classe socio economica media per il 62% (60% in Sardegna).
CONTROLLI. Nei mercati di Campagna Amica si possono acquistare solo i prodotti delle aziende agricole che sono accreditate alla rete. Aziende che quando decidono di farne parte acconsentono di sottostare ai diversi controlli che annualmente ed a sorpresa vengono effettuati da Campagna Amica e da società di certificazione dell’agroalimentare terze. Ogni anno vengono effettuati controlli su tutti i produttori sia in azienda che attraverso i documenti. Inoltre si effettuano controlli anche nei mercati. In tutti i gazebo oltre ad identificare l’azienda, sono presenti i prezzi e l’origine dei singoli prodotti, pesa ben in vista, esposizione ordinata e pulita: tutti devono avere i grembiuli e i guanti (e adesso anche la mascherina): in ogni mercato c’è un responsabile del mercato che garantisce il rispetto di queste regole.
PREZZI. I prezzi in tutti i mercati sono etici, nel senso che garantiscono una equa remunerazione ai produttori ma sono sostenibili anche per il consumatore. Grazie ad una filiera corta si riescono a superare tutte le distorsioni presenti oggi nel mercato in cui per ogni euro di spesa per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi vanno a remunerare il prodotto agricolo. Il margine economico per le aziende agricole è maggiore ed immediato, ma allo stesso tempo anche per i consumatori è garantito cibo buono, fresco, di qualità, di cui conoscono l’origine ed etico a prezzi sostenibili. La rete di Campagna Amica fattura in tutta Italia oltre 3miliardi di euro all’anno, oltre 10milioni in Sardegna, 5 milioni nel sud Sardegna.
I festeggiamenti per i 10 anni di Campagna Amica Cagliari hanno preso il via oggi a Pirri, in via Santa Maria Goretti, alla presenza del presidente dell’Agrimercato Antonio Mereu, del direttore di Coldiretti Cagliari Luca Saba, del responsabile ecclesiastico di Coldiretti Cagliari don Giuseppe Orrù, del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e del presidente della Municipalità Maria Laura Manca, dove è stato ri – inaugurato il mercato fermato dal lockdown ed ora riaperto dopo aver vinto il bando del Comune di Cagliari. Un mercato (inaugurato la prima volta mercoledì 11 dicembre 2013) divenuto un punto di riferimento per il quartiere, dove sono presenti 25 aziende del sud Sardegna con una vasta gamma di prodotti. Il mercato da oggi si terrà tutti i mercoledì dalle 8 alle 13.
Questa mattina e per tutta la settimana, in tutti i mercati del sud Sardegna, i clienti verranno omaggiati di una shopper in cotone riciclato in cui è riportato il calendario dei mercati di Campagna Amica Cagliari.
“Le prescrizioni per il Coronavirus non ci permettono di festeggiare in modo adeguato l’importante traguardi dei 10 anni di Campagna Amica – spiega il presidente dell’Agrimercato Antonio Mereu -. Lo faremo in tono minore ma comunque lo faremo con i nostri affezionati clienti, con i quali abbiamo costruito questo importante modello di vendita diretta che ci invidiano in tutto il mondo”.
“Campagna Amica è una grande famiglia basata sulla fiducia e amicizia – dice il presidente di Coldiretti Cagliari Giorgio Demurtas -, spazi di cultura e socialità che hanno permesso l’incontro ravvicinato e senza filtri tra campagna e città. In questi 10 anni siamo cresciuti tutti grazie al racconto, all’ascolto e ai consigli che ci siamo dati reciprocamente tra produttori e consumatori. Grazie ai mercati contadini è cresciuta la cultura del cibo, la consapevolezza nella scelta di ciò che dobbiamo portare a tavola. Ma è cresciuta ed è migliorata anche l’agricoltura che uscita dalla campagna ha conosciuto chi consuma i propri prodotti ed ha saputo ascoltare e cogliere le sue esigenze migliorando e a volte innovando i metodi i produzione e i prodotti spessi”.