Nell’ambito di attività di prevenzione e repressione dei reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, messe in campo dalla Polizia di Stato di Oristano, gli uomini della Squadra Mobile, dopo un’accurata attività di monitoraggio nel capoluogo, hanno arrestato in flagranza di reato due persone, alle quali sono stati contestati i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale, porto di arma clandestina e ricettazione.
Dopo una prima attività di pedinamento e appostamento, effettuata nelle strade della periferia della città, gli agenti sono intervenuti nei pressi di un vecchio capannone in uso a C.L. classe 1961, di origini elvetiche ma residente a Oristano da diversi anni, il quale, vistosi scoperto, ha dapprima tentato la fuga, poi, una volta raggiunto, ha sguinzagliato contro i poliziotti un cane di grossa taglia, che ha azzanno due degli agenti ferendoli.
Con non poca difficoltà, gli investigatori son riusciti a bloccare cane e padrone, placando il primo e arrestando quest’ultimo, in quanto, oltre ad averli aggrediti, è stato trovato in possesso di circa 7 kilogrammi di marijuana suddivisa in 30 sacchetti termosaldati e posti sottovuoto, nonché di tutto il materiale per il confezionamento dello stupefacente tra cui bilancini di precisione, macchina per sottovuoto, sacchetti termosaldabili per il confezionamento e tutta l’attrezzatura per la produzione di piccoli panetti di sostanza assimilabile ad una sorta di Hashish ricavata pressando, all’interno di formine rettangolari, la resina ricavata dai boccioli di canapa indiana e i residui di marijuana tritati in precedenza.
I due agenti hanno subito ricorso alle cure mediche in quanto sono stati addentati in diverse parti del corpo dal cane, un meticcio nato dall’incrociato tra un pitbull e un boxer; uno di loro è stato azzannato anche al collo. Il cane, una volta placato e riportato alla quiete, è stato affidato alla compagna dell’arrestato.
Durante le concitate fasi dell’arresto, a sostegno dell’uomo è intervenuta anche una seconda persona, C.I. classe 2001, residente a Oristano, la quale è stata sottoposta a perquisizione e trovata in possesso di un’arma clandestina, una pistola beretta con matricola abrasa e per questo, arrestato anche lui.
Durante le fasi della perquisizione, poi estesa anche alle abitazioni degli arrestati, è stato rinvenuto, all’interno del vecchio capannone, un luogo utilizzato come essiccatoio, ricavato mediante l’utilizzo di un grosso phon professionale, riadattato per l’uso specifico e di una specie di tenda ricavata con l’utilizzo di reti metalliche e lenzuola.
Entrambi i soggetti, una volta ultimate le formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica, sono stati condotti nella casa di reclusione di Massama, dove rimarranno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.