Italia Oggi e Università La Sapienza di Roma hanno stilato una classifica sulla qualità della vita nelle città italiane, dividendo l’Italia in 4 fasce: buona, accettabile, scarsa e insufficiente. Leader è Mantova, seguita da Trento, in terza posizione Belluno, all’ultimo posto Crotone, sebbene, rispetto alle altre province meridionali, presenti elementi positivi come il tenore di vita che è accettabile e la sua provincia è addirittura ricompresa nel gruppo delle più virtuose nelle dimensioni criminalità e popolazione. Responsabili, della maglia nera sono affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero.
Le grandi aree urbane arretrano tutte, rispetto allo scorso anno, fatta eccezione per Torino (che sale di 6 posti) mentre Milano e Napoli perdono rispettivamente 7 e 5 posizioni, Roma ne perde 19 (31 in confronto al 2014), posizionandosi su livelli di qualità di vita insufficienti. A conferma di questa tendenza, come rilevato anche lo scorso anno, nelle province con popolazione superiore al milione in genere la qualità della vita peggiora. Mentre nelle province medio-piccole è stabile o in miglioramento. La Sardegna non sorride in questa classifica, la provincia migliore è la Gallura 54esima, la peggiore è il Medio Campidano Nell’isola la qualità della vita è mediamente insufficiente.
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