Alle tre della scorsa notte, è stato messo a segno un attentato contro la stazione dei carabinieri nella periferia di Bologna. Un ordigno rudimentale composto da due taniche di benzina è esploso davanti all’entrata della stazione “Corticella” di via San Savino. L’esplosione ha divelto la porta a vetri all’ingresso e frantumato due finestre al piano terra della stazione, annerendo la facciata della caserma che si trova quasi alla fine di una strada senza uscita, nei pressi di una chiesa parrocchiale. Nella caserma sono in servizio meno di dieci militari, alcuni dei quali dormivano all’interno dell’edificio. Il boato ha svegliato anche i residenti nei palazzi vicini. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Rapidi, veloci, efficaci. Un’azione militare che ricorda i tanti blitz anarchici del passato. Le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza puntata sull’ingresso della stazione Corticella rimandano tre sagome vestire in modo identico, volto coperto, due con il passamontagna nero e uno con una bandana scura, giubbotti k-way scuri, guanti, pantaloni neri e scarpe, scure. Probabilmente c’era uno o più complici a far da palo alla guida di un’auto usata per portare le taniche di benzina sul posto e per fuggire a cose fatte.
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