Cagliari. Puntando sullo slogan “L’importante non è vincere, né partecipare, ma educare”, la Fondazione Carlo Enrico Giulini, in collaborazione con la Casa Emmaus delle Missionarie Somasche di Elmas e con il patrocinio del Comune di Cagliari, ha organizzato la quarta edizione della Coppa Quartieri.
La manifestazione sportiva, che si avvarrà del prezioso contributo del Cagliari Calcio, della Diocesi di Cagliari, della Fondazione di Sardegna, di Intesa San Paolo e del CONI Sardegna, coinvolgerà, a partire dall’8 aprile, i ragazzi dagli undici ai sedici anni nelle discipline sportive di calcio, pallavolo e staffetta.
Alla conferenza stampa organizzata per illustrare i dettagli dell’iniziativa, ha preso parte anche l’Assessore allo Sport e Istruzione del Comune di Cagliari, Yuri Marcialis che ha voluto confermare quanto manifestazioni di questo tipo siano gradite all’amministrazione del capoluogo. “Lo sport ha commentato l’Assessore – parla ai giovani un linguaggio che loro capiscono, per usare una citazione di Mandela. E questo è un ottimo modo per farsi ascoltare dalle generazioni future. È un’iniziativa di fondamentale importanza e credo vada oltre lo sport perché il linguaggio dello sport arriva dove altri linguaggi non arrivano. E lo sport è un importante tassello dell’educazione dei ragazzi di oggi”.
Presenti all’incontro con la stampa Ilaria Nardi, presidentessa della Fondazione Carlo Enrico Giulini, Suor Silvia Carboni, responsabile Casa Emmaus delle Missionarie Somasche di Elmas, Mario Passetti, direttore generale del Cagliari Calcio e Gianfranco Fara, presidente CONI Sardegna.
La manifestazione quest’anno coinvolgerà ben sei quartieri, uno in più rispetto l’anno precedente. I quartieri coinvolti saranno: Barracca Manna/ Santa Teresa, Marina, Mulinu Becciu, San Michele/Is Mirrionis, Sant’Elia e Stampace. Dopo una fase eliminatoria, le migliori squadre si affronteranno alla Sardegna Arena per contendersi il titolo del 2018. Chi vincerà, potrà organizzare la Festa del Quartiere.
In occasione della Coppa Quartieri 2018 ciascun quartiere avrà un proprio logo e un proprio inno per rafforzare nei ragazzi il senso di appartenenza, come ha evidenziato Suor Silvia Carboni.
Importante la presenza anche della scuola che da quest’anno ha aperto le porte al torneo e infatti saranno coinvolti tre licei di Cagliari, che parteciperanno anche con dirigenti scolastici e insegnanti.
Altra novità rispetto alla scorsa edizione saranno i percorsi formativi che coinvolgeranno genitori, dipendenti scolastici, operatori sociali e culturali perché acquisiscano gli strumenti per la gestione di gruppi di adolescenti e per la sensibilizzazione dei ragazzi alla partecipazione attiva.