A Villa Verde si parlerà dei superstiti di Auschwitz

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Nella Sala Consiliare di Villa Verde, organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Biblioteca Gramsciana e l’Istituto Comprensivo di Ales, per ricordare la Giornata della memoria, il prossimo 6 marzo, con inizio alle ore 18, si svolgerà un incontro dal titolo : Tornare a casa. Il ritorno dei sopravissuti. La relatrice sarà Elisa Guida.

Che cosa è accaduto ai superstiti italiani di Auschwitz, Mauthausen, Buchenwald, Ravensbrück e Dachau? Chi si occupò di loro, e che cosa significò tornare a casa dopo essere sopravvissuti all’esperienza più drammatica del Novecento?

Elisa Guida con il volume la strada di casa, esito di un’ampia ricerca, tenta di rispondere a questi interrogativi e fa luce su alcuni squarci della storia del rimpatrio, in cui s’intrecciano drammi personali e collettivi.

Viene così introdotto, sulla base di una rigorosa analisi delle fonti, uno sguardo innovativo sulla storia della Shoah e su quella dell’Italia, colta nella fase di transizione alla democrazia. Ne deriva una storia corale che parla di ricostruzione, di incontri e di abbandoni, e racconta un’umanità che dimostrò poco interesse per le sorti dei reduci dai Lager nazisti.
Elisa Guida, dottore di ricerca all’Università degli Studi della Tuscia, si occupa di storia e didattica della Shoah ed è socia fondatrice e membro del comitato scientifico dell’Associazione Arte in Memoria (Pietre d’inciampo a Roma). Autore de Il ritorno a casa ha in uscita un volume su Pietro Terracina, sopravvissuto ai campi di concentramento. Il giorno dopo sabato 7 marzo alle 10,00 sempre nella sala consiliare saranno ospiti le scuole del territorio.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa. In Italia gli articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000 definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria: «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.»

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