Un presidio di lavoratori e lavoratrici di Abbanoa si svolgerà domani mattina, a partire dalle 11 e 30 davanti a Palazzo Doglio a Cagliari, in concomitanza con l’assemblea dei soci che eleggerà il nuovo consiglio di amministrazione.
“E’ urgente e necessario un netto cambio di rotta sulla gestione della più grande società industriale pubblica della Sardegna”: è l’appello, alla Regione e a tutti i soci, dei segretari regionali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Francesco Garau, Marco Nappi e Pierluigi Loi, che sottolineano inoltre con forza “la netta contrarietà a qualsiasi forma di privatizzazione della società”.
Il cambio di passo che i sindacati auspicano riguarda gli aspetti gestionali di tutte le attività del servizio idrico, anche nel rapporto con i cittadini-utenti che, purtroppo, spesso subiscono un atteggiamento vessatorio che mal si addice a un ente che eroga una risorsa pubblica preziosissima come l’acqua.
“Oltre a questo – affermano i segretari unitariamente – sollecitiamo la netta inversione più volte auspicata nelle relazioni sindacali, che devono ritornare ad essere improntate al riconoscimento dei ruoli reciproci in un confronto costante, alla trasparenza e alla concretezza delle decisioni da intraprendere”. In particolare, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil sottolineano che l’organizzazione del lavoro deve essere incentrata sul reale riconoscimento del merito e svincolata dall’arbitrarietà di soggetti che gestiscono pro-tempore parti di azienda.
“Le lavoratrici e i lavoratori di Abbanoa hanno sempre svolto la loro attività con dedizione e professionalità, anche nei periodi difficili della pandemia, senza mai interrompere i servizi essenziali per i cittadini – aggiungono Francesco Garau, Marco Nappi e Pierluigi Loi – eppure aspettano ancora il riconoscimento dei livelli professionali raggiunti e un percorso di carriera funzionale alle diverse tipologie di lavoro svolte”. Fra le priorità, la definizione di orari di lavoro congrui e l’attivazione di un premio di risultato che renda merito alle attività svolte.
Questi sono gli obiettivi e le rivendicazioni che vengono poste all’attenzione dei soci e del nuovo cda, con un punto di partenza imprescindibile in vista dell’imminente scadenza della concessione nel 2025: “La società deve restare in mano pubblica, occorre lavorare per tempo per costruire una soluzione che scongiuri ogni ipotesi di privatizzazione