Abbanoa investe un ulteriore milione e mezzo di euro per nuovo intervento di riqualificazione delle reti idriche nel centro abitato di Selargius. Inizieranno giovedì prossimo, 11 maggio 2023, i lavori dell’appalto di riqualificazione della rete idrica finanziato tramite il Fondo europeo per lo Sviluppo e la Coesione “Fsc”: rientra nel pacchetto di interventi, approvato dal Consiglio d’Amministrazione guidato dal presidente Franco Piga, destinato a diversi centri dell’Isola per l’efficientamento delle reti idriche. A Selargius saranno realizzate quasi tre chilometri di nuove condotte che porteranno al miglioramento idraulico della rete di distribuzione del centro abitato e all’eliminazione di alcune dispersioni: le strade interessate sono via Bellini, via San Martino, via Roma, via Togliatti e via Nenni. Tutti gli interventi sono stati oggetto di un serrato confronto con l’amministrazione comunale per limitare l’incidenza che i cantieri avranno inevitabilmente sul traffico.
In via San Martino sarà interessata la condotta di distribuzione primaria al servizio dell’intero centro abitato. Riguarderà il tracciato dalla camera di manovra in corrispondenza dell’incrocio con via Venezia fino all’incrocio con via Roma. Le opere previste consistono nella trasformazione della condotta lato ovest che porterà una razionalizzazione della distribuzione della risorsa idrica e una riorganizzazione dei distretti idraulici urbani. Su via Bellini l’intervento si estende tra gli incroci tra via San Martino e via Torrente. Il tratto di via Roma interessato, invece, è compreso tra gli incroci tra via San Salvatore e via Campi Elisi. Saranno sostituite le condotte dove attualmente si registrano criticità. In via Nenni (tratto tra gli incroci con via delle Azalee e via Togliatti) sarà dismessa la vecchia condotta e realizzata una nuova: l’intervento assume una valenza di riordino e razionalizzazione del trasporto e della distribuzione dell’acqua. In via Togliatti si procederà alla sostituzione integrale delle tubature sino a via De Gasperi.
L’intervento si aggiunge ai numerosi cantieri che negli ultimi anni hanno riguardato la città e che hanno consentito di abbattere drasticamente le dispersioni che toccavano punte oltre il 70 di dispersione. Così Selargius da maglia nera per l’acqua dispersa è diventato un fiore all’occhiello del servizio idrico regionale. La cura massiccia ha già portato a rivoluzionare l’assetto idrico del centro abitato, all’installazione di particolari apparecchiature di misura nei principali snodi e nei serbatoi, alla sostituzione integrale di ben 6 chilometri di condotte, ma soprattutto all’eliminazione di oltre 11 chilometri di vecchie tubature colabrodo di cui spesso si ignorava persino l’esistenza. Questo perché nei decenni passati si facevano le nuove reti senza eliminare le vecchie che restavano nel sottosuolo a sprecare preziosa risorsa. Dei Comuni dell’area metropolitana, Selargius era il centro con il più alto tasso di dispersione idrica pari al 72%: in pratica soltanto un quarto dell’acqua immessa in rete arrivava nelle case de selargini: gli altri venivano dispersi nelle perdite che per la stragrande maggioranza erano sotterranee e non emergevano in superficie e quindi di difficile individuazione. È una situazione critica che Abbanoa aveva ereditato dai precedenti gestori e che ha aggredito con forza con numerosi interventi.
La rete idrica del comune di Selargius, a servizio di circa trentamila abitanti, è suddivisa in due perimetri, distinti e distanti, approvvigionati da diverse fonti:
- Il centro urbano, approvvigionato dall’Impianto di Potabilizzazione di Simbirizzi
- Il quartiere di Su Planu alimentato dal Potabilizzatore San Michele
La rete ha uno sviluppo complessivo di circa 80 chilometri ora in gran parte in ghisa sfeoridale, materiale che garantisce la migliore tenuta.
Le maggiori inefficienze della rete erano date dall’insufficiente pressione determinata da due fattori principali: la quota del serbatoio (ubicato nella Zona industriale lungo la S.S. 554) e la presenza di numerose perdite occulte che determinano perdita di carico lungo la rete.
In numerose strade erano presenti due o più condotte idriche in quanto convivevano contemporaneamente quelle vecchie, realizzate prevalentemente in acciaio e ormai completamente ammalorate, e quelle di successiva posa sulle quali sono state trasferite la maggior parte delle utenze.
Ulteriore criticità era l’inadeguatezza delle diramazioni d’allaccio all’utenza, realizzate in polietilene e ferro zincato, spesso causa di disservizio per insufficiente portata o interessate da frequenti rotture.
La città di Selargius è inserita anche nei primi trenta Comuni della Sardegna dove si sta attuando il programma di ingegnerizzazione delle reti idriche. Si tratta di un modello innovativo basato sull’azione combinata di misure di campo, studi specialistici sull’assetto di rete, regolazioni e progressivi interventi strutturali sugli asset. Il processo di ingegnerizzazione si svolge a partire da un’indagine sulla rete ammalorata con installazione di misuratori portatili per l’esecuzione di prove idrauliche diurne e notturne e con ispezioni mirate per la localizzazione delle perdite. A tale fase segue la diagnosi, ovvero la definizione delle criticità e delle cause di malfunzionamento della rete, con successivi rilasci di prescrizioni sempre più evolute e dettagliate per le soluzioni tecniche ottimali da adottare, tra le svariate combinazioni possibili, al fine di efficientare la rete dal punto di vista idraulico, energetico e gestionale.