
E’ morto Sinisa Mihajlovic, aveva 53 anni. Ha combattutto per tre anni una lunga battaglia contro la leucemia, la malattia a causa della quale negli ultimi giorni le sue condizioni di salute erano peggiorate ed era stato costretto al ricovero in ospedale a Roma. Ad annunciare la scomparsa dell’ex allenatore del Bologna è stata la famiglia.
Questo il comunicato della famiglia:
-La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessndro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato.
Mihajlovic si era messo in luce con la Stella Rossa (vincendo la Coppa dei Campioni del 1991), per poi arrivare in Italia e farla diventare la sua seconda casa. Roma, Sampdoria, Lazio, Inter le sue squadre prima di ritirarsi dal calcio giocato nel 2006 e intraprendere la carriera di allenatore, come vice del suo amico Roberto Mancini all’Inter. Poi Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan, Torino, una breve parentesi allo Sporting Lisbona, la panchina della sua nazionale, la Serbia, e infine il Bologna con la storia interrotta all’inizio di questo campionato, con l’esonero.
