Il mondo dell’avvocatura isolana è in lutto: è morto oggi a Cagliari all’età di 90 anni, l’avvocato Luigi Concas decano degli avvocati della Sardegna.
Personaggio davvero illustre in ambito forense, patrocinante in Cassazione e nelle magistrature superiori, ha vestito la toga dalla metà degli anni ’50.
L’avvocato Concas era conosciutissimo e stimato non solo nell’isola ma anche in Italia, per essersi occupato – da protagonista negli ultimi 50 anni della storia giudiziaria – dei più importanti processi, dall’anonima sequestri, al caso Manuella, a quello del giudice Lombardini.
Luigi Concas, era oltre che un valoroso avvocato anche un insigne cattedratico: per lunghissimi anni è stato infatti docente universitario di diritto penale presso la facoltà di giurisprudenza di Cagliari; ha formato, con il suo insegnamento decine di studenti poi diventati – tra i tanti – avvocati, magistrati, giornalisti, funzionari pubblici.
Era un giurista sopraffino, oltre che un ottimo insegnante: riusciva a trasferire con un eloquio semplice ed efficacie, nozioni e concetti che invece sui libri erano a volte complessi e difficili.
Davvero indimenticabile e piacevole è stato seguire le sue lezioni, che grazie alla preparazione enciclopedica, a volte si allargavano con naturalezza, fuori dal perimetro del ‘penale’.
Agli esami, era severissimo ma giusto; la preparazione e la padronanza nella materia erano fondamentali: se non erano ritenuti sufficienti, il professor Concas restituiva il libretto con l’invito perentorio a ripresentarsi dopo aver studiato di più e meglio.
Di lui rimarranno le sue alte doti professionali ed accademiche, con il ricordo del saluto: “Buongiorno Professore” che tanti, molti di noi colleghi, gli abbiamo nel corso degli anni tributato, nei corridori di Palazzo di Giustizia.
Alberto Porcu Zanda