A partire da sabato primo ottobre, non vi sarà più alcun obbligo di indossare le mascherine sui mezzi pubblici. Scade infatti il 30 ottobre la proroga decisa lo scorso giugno dal governo guidato da Mario Draghi che imponeva l’obbligo di indossare mascherine FFP2 su tutti i mezzi di trasporto pubblico, dagli autobus alla metro, fino a treni, tram, navi e aerei.
Esecutivo che, in scadenza di ‘mandato’, ha invece stabilito di prorogare di un mese l’obbligo, a sua volta in scadenza il 30 ottobre, di utilizzo delle mascherine per lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio sanitarie e le Rsa.
In questo elenco figurano, oltre agli ospedali, anche le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.
A scriverlo è l’Ansa, che ha anticipato la decisione del governo: la proroga verrà firmata con un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Per gli operatori sanitari e i visitatori degli ospedali o della Rsa resta obbligatorio fino al 31 dicembre anche il Green pass: dunque si dovrà mostrare il certificato che attesta di aver completato tutti i cicli di vaccinazione contro il Coronavirus, o un tampone.
Sul luogo di lavoro invece resta in vigore fino al 31 ottobre il protocollo siglato e aggiornato lo scorso giugno che prevede nel settore privato che la mascherina non sia obbligatoria ma solo raccomandata dove non sia possibile mantenere il distanziamento tra lavoratori.
Mascherina che resta raccomandata anche nel settore pubblico, in particolare per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di barriere protettive, per chi è in spazi comuni e per chi condivide la stanza con persone “fragili”.