Due grosse novità in arrivo dal 1° gennaio per quanto riguarda i pagamenti al consumo: arrivano le sanzioni per bar, ristoranti, negozi e studi professionali che non si doteranno di strumenti per consentire il pagamento con carte di credito o bancomat. Dall’altro lato, tra poco meno di due mesi, escono di scena le monetine da 1 e 2 centesimi.
Diventa effettivo l’obbligo per i commercianti, artigiani e professionisti di dotarsi di Pos (Point of Sale) e consentire il pagamento tramite carte di credito e bancomat. Chi non si adeguerà subirà una sanzione di 30 euro (sembra questa al momento la linea prescelta dal Governo che dovrebbe inserire la norma nella legge di bilancio). Solo un legittimo impedimento, come la mancanza di linea, potrà giustificare la richiesta di contanti. L’acquirente potrà quindi esigere di pagare con carta anche per importi minimi: così anche la colazione al bar o la ricarica telefonica. L’obbligo del Pos esiste già da diverso tempo, ma la normativa iniziale non aveva previsto alcuna sanzione in attesa che a farlo fosse un decreto ministeriale. Per ora, il consumatore mantiene ugualmente il diritto a pagare con carta di credito o di debito; ma se il negoziante non è dotato della strumentazione, il cliente privo di contanti – che non può per questo rifiutarsi di pagare – ha diritto a saldare il conto in un successivo momento, senza dover corrispondere interessi.
Secondo le rappresentanze sindacali dei commercianti l’arrivo dei Pos comporterà un aumento dei prezzi poiché le commissioni, che le banche scaricano sull’utilizzatore del point of sale, verranno scaricati sui consumatori finali. Per questo il Governo sta pensando a incentivi e detrazioni per neutralizzare tale effetto che, ad oggi, sembra inevitabile.
Finalmente i tagli da uno e due centesimi di euro escono di scena. Ad oggi i negozianti non hanno mai potuto rifiutare un pagamento con le sole monetine in quanto la legge stabilisce che le transazioni devono avvenire con moneta avente corso legale (e di certo i centesimi sono legalmente in circolazione). Tuttavia dal 1° gennaio 2018 entrerà in vigore una nuova normativa che prevede la sospensione del conio delle monete da uno e due centesimi di euro. Quelle in circolazione, comunque, continueranno a essere tranquillamente utilizzate nei pagamenti: quindi se hai ancora il portafogli pieno di centesimi ci sarà tutto il tempo per spenderli. Ma cosa comporta sui prezzi questa novità? L’importo finale degli scontrini (non i singoli prezzi dei prodotti) dal 2018 sarà arrotondato per eccesso o per difetto ai 5 centesimi più vicini: per esempio, se lo scontrino riporta 5,52 euro, in contanti si pagheranno 5,50 euro; se lo scontrino riporta 5,54 euro l’arrotondamento sarà a 5,55 euro. Non è previsto, invece, alcun arrotondamento per i pagamenti con carta o con altre modalità digitali (ad esempio Satispay). Anche con l’introduzione degli arrotondamenti, si potranno utilizzare le monetine da uno e due centesimi, purché ovviamente raggiungano i 5 centesimi. (laleggepertutti.it)