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Aeroporti sardi, Cgil, Cisl e Uil: “Il Piano nazionale rispetti la gestione pubblica, posti di lavoro e contratti”

La garanzia di una gestione pubblica del sistema aeroportuale e la difesa di posti di lavoro e contratti: sono i due punti intorno ai quali ruota la posizione di Cgil, Cisl e Uil di Cagliari che, già prima dell’estate, avevano espresso forti preoccupazioni sul futuro dello scalo cagliaritano e sono ora in attesa degli sviluppi, soprattutto del parere Enac che ha vincolato l’operazione annunciata dalla Camera di Commercio di Cagliari al Piano nazionale degli aeroporti.

I segretari confederali Cgil Cisl e Uil Simona Fanzecco, Mimmo Contu e Andrea Lai avevano da subito chiesto al presidente De Pascale ragguagli sulle notizie stampa che ipotizzavano la vendita di quote, dismissioni e scelte di privatizzazione: “Da allora c’è stata la disponibilità a incontrare le parti sociali e si è svolta una prima riunione ma è evidente – sottolineano i segretari territoriali – che è necessario consolidare quel confronto e intensificarlo passo passo, per poter gestire tutto ciò che deriverà dalle scelte che verranno attuate”.

Cgil, Cisl e Uil di Cagliari evidenziano infatti che si tratta di operazioni dalle quali dipende il futuro sviluppo sociale ed economico del territorio e di tutta l’Isola, così come le prospettive di migliaia di lavoratori delle società aeroportuali. “Di certo, in una fase già così drammatica per i riflessi della crisi che sta ricadendo
sulle spalle di lavoratori, famiglie e pensionati – concludono Fanzecco, Contu e Lai – qualsiasi percorso dovrà essere accompagnato da un confronto costante con le parti sociali confederali e di categoria volto a scongiurare qualsiasi peggioramento delle condizioni di lavoro e dei livelli occupazionali, privatizzazioni e esternalizzazioni dei servizi che potrebbero avere effetti negativi e, più in generale, a garantire una gestione pubblica nel governo del sistema aeroportuale”

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