Il 35esimo anno di attività dell’associazione inizia sotto i migliori auspici. L’assessora Monica Liguori: Tempio è disponibile a riaccogliervi a braccia aperte. È stato il primo evento di promozione dell’editoria sarda interamente online
Se la prima sperimentazione di un evento in diretta streaming per l’AES è stata il Forum sull’editoria del dicembre scorso, il primo evento di promozione dell’editoria libraria sarda interamente online è arrivato nelle ultime settimane con la seconda edizione di “Qui c’è aria di Cultura”, che ha coinvolto il Comune di Tempio Pausania nel circuito di promozione “L’Isola dei libri” sostenuto e patrocinato dalla Regione Sardegna.
Quattordici incontri con gli autori tutti in diretta sulla pagina facebook dell’AES hanno rappresentato l’ossatura di questa entusiasmante esperienza, vissuta guardando al futuro (tema centrale della manifestazione) per dare il via a un anno importante, il 35esimo dell’Associazione editori sardi, nata nel lontano 31 ottobre 1986.
«Quest’anno sarà caratterizzato non soltanto da manifestazioni di promozione dell’editoria libraria – ha affermato la presidente Simonetta Castia – ma dal racconto, anche attraverso i social, di ciò che l’editoria sarda è capace di offrire, passando per le case editrici di lungo corso che possono fregiarsi dell’importante traguardo del mezzo secolo di vita. Dall’esperienza negativa del Covid nasce così nuova consapevolezza dell’utilizzo degli strumenti tecnologici e dell’apertura a un bacino d’utenza potenzialmente illimitato – ha proseguito Castia –. E questa prima esperienza avrà dunque un seguito anche quando si potranno svolgere grandi e inedite manifestazioni di promozione della lettura in presenza».
Nell’incontro di chiusura, il successo della manifestazione è stato in particolar modo evidenziato dall’assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Tempio Pausania, Monica Liguori, che ha dato ampia disponibilità, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale guidata da Giannetto Addis, a supportare iniziative di questa portata. «È un momento in cui c’è bisogno di Cultura come l’aria che respiriamo – ha specificato Liguori facendo suo il significato profondo del titolo della manifestazione –. Per il Comune di Tempio la consideriamo un’esperienza di grande prestigio».
Nonostante la ricchezza di argomentazioni e la bibliodiversità di cui ha goduto il calendario di appuntamenti, la manifestazione è stata particolarmente attenta nel trattare le problematiche della pandemia attraverso i libri.
Anche l’ultimo appuntamento è stato dedicato alla drammaticità della situazione, attraverso la presentazione del volume “Sulla collina: 50 storie di pandemia” di Giampaolo Cassitta. Incalzato dalle domande di Francesco De Filippi, l’autore ha illustrato i contenuti del libro, un sensibile omaggio agli uomini e alle donne che se ne sono andati in silenzio.
Cinquanta storie trasversali raccolte in tutto il mondo attraverso le cronache quotidiane, dagli USA all’Italia, dalla Francia al Camerun passando per il Pakistan e il Belgio, raccontate con pudore e tatto lasciandosi trasportare dall’ispirazione libera alla Spoon River di Edgar Lee Masters. Il ricavato del libro, edito da Arkadia, sarà devoluto in beneficenza.
Sempre Arkadia ha presentato il film-documentario in dvd “Manga do. Igort e la via del Manga”, che racconta il viaggio ispiratore dell’intreccio di “Quaderni Giapponesi. Volume 2”. «Riduttivo definirlo semplicemente documentario, è un film profondo che traghetta in un luogo dell’anima”, ha sentenziato Bepi Vigna, che ha presentato l’opera assieme al regista Domenico Distilio e al co-produttore Marco Lo Curzio.
Il lavoro è nato da un’idea di Igort, al secolo Igor Tuveri, fumettista, illustratore, saggista e musicista, ma soprattutto uno dei più importanti autori italiani di graphic novel che, assieme al fotografo Gianni Piliarvu, ha percorso un itinerario verso il Giappone che ha il sapore di un intenso viaggio interiore.