L’ATS Sardegna ritiene indispensabile che nell’analisi della procedura di affidamento del servizio di lavanolo nell’Area Socio Sanitaria di Sassari si tenga conto dei provvedimenti giudiziari passati in giudicato e pronunciati dai giudici amministrativi che hanno annullato, per vizi di forma e di sostanza, l’aggiudicazione di gara la Consorzio Colis. Dinanzi a queste pronunce l’ATS Sardegna, in quanto autorità amministrativa competente, ha rispettato la normativa e applicato il contenuto delle statuizioni dei giudici.
Inoltre la Pubblica Amministrazione, in linea con le direttive europee e nazionali, non può assolutamente opporre obiezioni a una ditta legittimamente aggiudicataria di un appalto, in ragione del luogo dove ha sede: è la stessa normativa che vieta ad un ente pubblico di opporsi al normale dispiegarsi della concorrenza sul mercato, tanto più se da questa deriva un risparmio a fronte di servizi e forniture pari o superiori. Le critiche ad un processo produttivo non circoscritto alla realtà isolana sono state già oggetto di disamina da parte del TAR e del Consiglio di Stato, ed entrambi gli organi di giustizia amministrativa le hanno ritenute infondate.
Altro elemento utile riguarda la titolarità dell’appalto del servizio lavanolo che attualmente è in carico alla Centrale Regionale di Committenza CAT Sardegna. La Centrale che ha sede in Regione sta predisponendo un’unica gara regionale per l’affidamento del nuovo servizio lavanolo, che si concluderà tra pochi mesi. Questo modello garantirà al sistema sanitario dell’ATS Sardegna un efficientamento del servizio a fronte di un notevole risparmio economico.
Fatte queste doverose premesse, l’ATS Sardegna aggiunge di essere in attesa di conoscere la posizione del Consiglio di Stato su una fattispecie analoga: in sede giurisdizionale, è stata accolta l’istanza cautelare con la sospensione dell’esecutività di una sentenza del Tar e confermata la legittimità degli atti posti in essere da ATS sul ricorso ad altri analoghi contratti regolari già aggiudicati dall’ente, piuttosto che a proroghe di contratti scaduti per lo stesso servizio. Solo alla luce della nuova e imminente sentenza, la Direzione Aziendale deciderà se modificare o confermare le attuali direttive. È giusto sottolineare, peraltro, che lo stesso Consiglio di Stato in suoi provvedimenti giurisdizionali chiede alle Amministrazioni Pubbliche di eliminare le proroghe dei contratti per sostituirle con legittimi affidamenti derivanti da altri contratti di cui la stessa Amministrazione è titolare.
Infine si precisa che ATS Sardegna ha sempre operato ed opera con la massima imparzialità. Ad esempio, in relazione ad analoga fattispecie, si può ricordare che la scorsa primavera, con un provvedimento di identico contenuto tecnico giuridico (ricorso ad analogo contratto valido piuttosto che a proroga di contratto scaduto) rispetto a quello oggi messo in discussione, l’Azienda ha affidato allo stesso Consorzio Colis tutti i servizi di lavanolo dell’Area Socio Sanitaria di Nuoro che, tra l’altro, superano in quantità, e dunque in remunerazione, quelli dell’Area Socio Sanitaria di Sassari, con un conseguente incremento del fatturato che, in genere, non conduce a licenziamenti di dipendenti.