Cagliari. “Le produzioni con marchio di origine hanno un’importanza fondamentale per l’economia della Sardegna. Ci sono importanti margini di espansione sul mercato interno italiano, ma allo stesso tempo è necessario rafforzare l’orientamento al mercato estero”. Lo afferma l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che ieri sera a Sestu ha partecipato a un seminario dedicato “alla valorizzazione delle tipicità locali e alle iniziative innovative ecosostenibili in campo agricolo”.
“In Sardegna – sottolinea l’esponente della Giunta Solinas – il patrimonio enogastronomico vanta il riconoscimento di 42 prodotti di qualità: 6 Dop e 2 Igp nel comparto agroalimentare e ben 33 Dop nel settore vitivinicolo. Sono in corso poi le istruttorie per il riconoscimento della Igp per la Sebadas di Sardegna e della Dop ‘Pane Coccoi’. Per quest’ultima gli uffici stanno lavorando per il rilascio del parere entro luglio. È ben noto il ruolo svolto dalla Dop del Pecorino romano nell’economia agricola regionale – evidenzia l’assessore Murgia – ma anche le altre Dop hanno un potenziale di crescita molto alto. Vale la pena sottolineare che la Sardegna detiene il primato italiano per numero di operatori coinvolti nella ‘Dop economy’ nel comparto carni fresche e formaggi. Qualità, legame con il territorio e sicurezza alimentare sono requisiti che caratterizzano i prodotti made in Sardegna, richiesti e apprezzati dal consumatore. La Regione Sardegna sta investendo molto nel potenziare il legame tra prodotto e territorio, partendo proprio dalla grande offerta delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole con progetti di valorizzazione territoriale attraverso azioni coordinate”.
Su questo fronte, la Regione ha attivato il progetto ‘MenSarda’. “Crediamo molto in questa iniziativa – prosegue l’assessore Murgia – che stiamo portando avanti con l’Associazione dei Comuni sardi per promuovere le mense pubbliche a chilometro zero, sensibilizzare al consumo consapevole delle produzioni agricole e contribuire a creare coscienza collettiva del patrimonio agroalimentare locale, con interventi finalizzati al mantenimento della vitalità e identità sociale delle aree rurali, della conservazione dell’eredità culturale e della salvaguardia degli habitat. È un passo importante verso una vera sovranità alimentare”.
La pandemia, aggiunge l’assessore Murgia, “ha evidenziato i punti deboli della filiera lunga, ed è per questo che la Regione sta investendo sulla valorizzazione dei circuiti locali. In particolare con la sottomisura 16.4 del PSR 2014-2020 è stata incoraggiata la cooperazione tra aziende agricole e altri soggetti della filiera agroalimentare, finalizzata alla realizzazione e allo sviluppo di filiere corte e di mercati locali, anche attraverso la loro promozione a raggio locale. Con questa misura sono stati finanziati circa 20 gruppi di cooperazione che stanno coinvolgendo circa 400 aziende per un totale di aiuti di più di 3 milioni di euro”.
La tutela e la valorizzazione delle produzioni di qualità sono tra le priorità perseguite dalla Regione con diverse misure di sostegno. Nel 2022, con la ripresa in presenza del Vinitaly è stata finanziata la partecipazione della Collettiva Sardegna con 71 aziende vitivinicole. Negli ultimi due anni è stato stanziato circa 1 milione di euro per azioni di informazione e promozione delle Dop/Igp svolte dai Consorzi di tutela delle denominazioni di qualità riconosciuti. Inoltre sono stati stanziati 400mila euro a sostegno delle aziende sarde per la partecipazione alle fiere di settore e per azioni informative sui prodotti di qualità.
“Il nostro obiettivo – aggiunge l’assessore – è favorire la corretta informazione dei consumatori e dell’opinione pubblica sul valore delle produzioni certificate con campagne informative e difendere i marchi da contraffazioni con opportune normative e mediante campagne informative. In questo quadro, rivestono poi un ruolo di importanza enorme i Consorzi di tutela veri pilastri per la promozione e la tutela dei prodotti certificati e dei regimi di qualità alimentare Dop-Igp”.
Con il Programma di sviluppo rurale sono state inoltre assegnate nel periodo di transizione verso la nuova programmazione 2021-2023 ulteriori risorse per le attività di informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità svolte nei Paesi Ue dai Consorzi di tutela e dalle associazioni di produttori, per le quali a breve ci sarà il nuovo bando della misura con uno stanziamento di 800mila euro. Le aziende agricole sono state poi sostenute per 1,5 milioni di euro attraverso il rimborso dei costi di certificazione per la partecipazione ai regimi di qualità con bandi annuali: quello per l’annualità 2022 è in corso di pubblicazione.
Nell’ambito del PSR 2014-2020 sono state introdotte anche delle misure nuove per il sostegno di interventi innovativi per una più efficiente e ecosostenibile produttività dell’agricoltura sarda. In particolare è stata attivata la sottomisura per la costituzione dei Gruppi operativi (Go) del Partenariato europeo per l’innovazione “Produttività e sostenibilità dell’agricoltura” (Pei), che favorisce la cooperazione tra agricoltori, ricercatori, consulenti e aziende che lavorano nel settore agricolo, alimentare e forestale.
“I Gruppi operativi realizzano progetti con un budget a disposizione di 500mila euro finalizzati a trovare soluzioni innovative a problematiche specifiche emerse dal territorio e che contribuiscono al perseguimento di obiettivi e priorità dello sviluppo rurale. Per questa misura sono stati stanziati più di 10 milioni di euro”, conclude l’assessore Murgia.