La Sardegna sarà rappresentata nel Consiglio Nazionale AIDO dal Dr. Giuseppe Collu, dirigente di AIDO SARDEGNA ODV
Il lungo e articolato cammino del rinnovo di tutte le strutture AIDO in Italia si è concluso sabato 14 novembre, con la conferma alla guida dell’Associazione di Flavia Petrin, eletta sostanzialmente all’unanimità Presidente Nazionale (nessun voto contrario, un astenuto) dai ventidue componenti del nuovo Consiglio Nazionale, a sua volta nominato
dall’Assemblea Elettiva svoltasi il 30 e 31 ottobre scorsi.
In questo modo la Presidente Petrin raccoglie meritatamente i frutti di un lavoro intenso, intelligente, fermo ma sempre aperto al dialogo, che le ha permesso di “ricucire” la nazione AIDO e che consente all’Associazione, prima nel vastissimo mondo del Terzo settore, di riprendere un cammino efficace e concreto per la diffusione della cultura della solidarietà,
della cura del prossimo sofferente, del soccorso alle persone più fragili e indifese: le persone in lista d’attesa per un trapianto d’organi che permetta loro di continuare a vivere.
Con la Presidente Petrin, e su sua proposta, sono stati eletti i componenti della nuova Giunta di Presidenza. Tre di essi provengono dalla Giunta precedente: Leonio Callioni (Lombardia) eletto Vice Presidente Vicario; Vito Scarola (Puglia) Vice Presidente; Maurizio Ulacco (Toscana) Vice Presidente. La Giunta si è completata con l’elezione di: Daniele Damele (Friuli-Venezia Giulia) Amministratore; Bertilla Troietto (Veneto) Segretaria.
Questa la Giunta di Presidenza che si è subito messa al lavoro per realizzare il denso programma previsto dal Documento di indirizzo di politica associativa approvato dall’Assemblea Elettiva e fatto proprio dal nuovo Consiglio Nazionale, i cui componenti sono, nella formulazione completa: Flavia Petrin (Veneto), Leonio Callioni (Lombardia), Daniele Damele (Friuli-Venezia Giulia), Maurizio Ulacco (Toscana), Vito Scarola (Puglia), Stefano Rabozzi (Piemonte), Giuseppe Collu (Sardegna), Guido Bellinghieri (Sicilia), Roberto Ciarimboli (Marche), Marco Costantini (Emilia-Romagna), Donato Rapone (Basilicata), Lucio Luciani (Trentino), Ines Maroni (Calabria), Marina Padovan (Lazio), Gabriele Rondini (Umbria), Bruno Battistin (Liguria), Rita Viscovo (Molise), Bertilla Troietto (Veneto), Maurizio
Sardella (Lombardia), Donata Colombo (Lombardia), Lucio D’Atri (Lombardia), Corrado Valli (Lombardia).
Poiché ha rinunciato all’incarico Antonio Di Nunzio (Abruzzo), già Presidente regionale, gli subentrerà Nicola Alessandrini. A sua volta, dopo aver partecipato alla votazione della nuova Giunta perché eletto per la Lombardia, ha annunciato che rinuncerà Corrado Valli, neo Presidente regionale della Lombardia. Gli subentrerà Giuseppe Neglia, eletto per la
Puglia.
Con queste elezioni AIDO ha dimostrato una vitalità e una capacità di tenuta impressionanti, in un anno gravato da pesanti ripercussioni su tutta l’attività di volontariato nazionale. Infatti, nonostante tantissimi problemi di ogni genere, hanno saputo rinnovarsi, per continuare nel servizio alla cultura della donazione, i circa 850 Gruppi comunali, le quasi 90 Sezioni provinciali, i 21 Consigli regionali ed infine il Consiglio e la Giunta
Nazionale. Felice, ovviamente, ma tanto più consapevole degli alti compiti che le sono stati attribuiti con questo riconoscimento “stellare”, la riconfermata Presidente Nazionale, Flavia Petrin, afferma: “Avevo avuto una indicazione positiva già in Assemblea elettiva, alla quale ha
partecipato, favorito dalla modalità da remoto, il più alto numero di delegati mai avuti prima.
Devo dire che questo risultato plebiscitario mi aveva confermato nel sostegno dei dirigenti dell’Associazione, ma non avrei mai potuto immaginare che, poi, sia io che tutti i componenti di Giunta che ho proposto, sarebbero stati eletti senza nessun voto contrario. Partiamo così, a mio modo di vedere, con il piede giusto, con la fiducia dei dirigenti di ogni livello e con la voglia di fare ancora meglio del passato mandato. Ovviamente, se ci sarà possibile e se saremo all’altezza
delle sfide che ci aspettano. Ma sicuramente non ci risparmieremo e daremo il massimo per fare in modo che la proposta di AIDO conquisti sempre di più il cuore degli italiani”.
Flavia Petrin
Classe 1963, miranese, Presidente A.I.D.O. (Associazione Italiana per la
Donazione di Organi, Tessuti e Cellule) Nazionale dal giugno 2016.
Riconfermata al secondo mandato il 14 novembre 2020. In Associazione
da quasi trent’anni, dove ha ricoperto, prima di arrivare al vertice, tutte le
più alte cariche associative.
Proviene da una famiglia di donatori A.V.I.S. (Associazione Volontari
Italiani del Sangue). Il padre, nel 1977, parte con un gruppo di amici
avisini per conoscere Giorgio Brumat, fondatore della D.O.B (Donatori
Organi di Bergamo, costituita il 14 novembre 1971), prima cellula
dell’Associazione (che nascerà il 26 febbraio 1973), e torna da questo
incontro con il fermo obiettivo di portare AIDO nella Provincia di Venezia,
comprando il labaro con le sue finanze, un labaro che sarà utilizzato,
purtroppo, nel suo funerale, perché morirà poco dopo.
“AIDO è gioia di far trionfare la vita”, questa la visione associativa della
Presidente, che prosegue: “Da 47 anni lavoriamo affinché le persone
arrivino alla scelta per la donazione in modo consapevole. Come
lavoriamo? Attraverso l’organizzazione di convegni sul tema della donazione e del trapianto, attraverso decine di migliaia di incontri nelle scuole di tutta Italia, con serate informative alle quali invitiamo sempre la comunità, sostenendo iniziative di ogni genere per la sensibilizzazione della società, a tutti i livelli”.
Il suo grande sogno, condiviso da tutti i volontari AIDO, è che tutte le
persone in lista d’attesa possano soddisfare il loro bisogno: “Sarebbe una
conquista di civiltà di valenza epocale. Per questo penso con grande
riconoscenza alle migliaia di dirigenti volontari che, in ogni angolo d’Italia,
animando Gruppi comunali, province e regioni popolati di persone di buona volontà, continuano a nutrire questa storia di solidarietà vera, di trionfo della vita, di ritorno alla meravigliosa normalità per chi è colpito nel modo più crudele e pesante dalla malattia. Senza il trapianto si muore. Con il trapianto tornano alla vita le persone che ricevono un dono speciale ma
anche i loro familiari, gli amici, i colleghi di lavoro. E spesso queste
persone sono bambini, sono giovani, sono padri o madri di famiglia. La loro
serenità è il nostro obiettivo, il lievito del nostro agire. AIDO è fatica, ma è
soprattutto gioia di vivere, di aiutare a tornare a vivere, di stare in relazione costruttiva con gli altri. AIDO è la Vita”.