Rosàlia De Souza e le calde melodie bossa-jazz del suo repertorio; è stata un ora e mezza di accativante pura bellezza con sua voce dolce e passionale: si è aperto così, con il tutto esaurito al BFlat in via del Pozzetto, la 8a edizione del BFlat-Jazz Festival.
Oltre venti brani interpretati dalla poliedrica cantante di Rio de Janeiro, accompagnata magistralmente dal pianista Paolo di Sabatino, hanno scandito la serata: si sono susseguite, per il piacere degli spettatori, le interpretazioni dei maggiori e più famosi successi della tradizione bossanova: Sergio Mendes, Joao Gilberto, Caetano Veloso, Gilberto Gill, Milton Nascimiento, Tom Jobim, Vinicius de Moraes ed ancora ‘O que serà’ di Chico Buarque, ma anche qualche chicca del personale repertorio della protagonista, come ‘D’improvviso’.
La cantante ha – con empatia e semplicità – piacevolmente dialogato col pubblico, spiegando tecnicamente l’impegno e la difficoltà della performance nella quale si cimentava in compagnia di Paolo Di Sabatino, costruita solo sulla sua voce e sulle note del piano, senza altri supporti ritmici e di accompagnamento quali quelli della batteria, del contrabbasso, del basso che invece solitamente compongono la line up musicale classica.
Ha in qualche caso, spiegato il testo dei brani in esecuzione, traducendone il significato, cosicchè tutti potessero ancor di più – attraverso la poesia dei testi – capire e conoscere la bellezza e le contraddizioni del Brasile, uno dei paesi più affascinanti del Sud America.
Rosàlia De Souza, ormai romana d’adozione, trasferitasi in Italia giovanissima ben 34 anni fa, ha poi parlato di sè e del suo nuovo progetto discografico ormai quasi al via, di cui ha svelato in anteprina anche un brano inedito.
‘Il Brasile che mi piace’ era l’azzeccato titolo del recital: così è stato veramente, la saudade con le sue note, ha creato emozioni forti e l’obiettivo è stato raggiunto.
Alberto Porcu Zanda