
Capacità raddoppiata di analizzare i tamponi (da mille a duemila al giorno) e quindi di dare ai sardi risposte certe e in tempi rapidi sui casi di Coronavirus. È quanto da oggi è possibile fare grazie ai due termociclatori donati al Laboratorio centrale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari grazie alla raccolta fondi promossa dall’Unione Sarda.
I due macchinari sono stati inaugurati al Policlinico dal direttore generale dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dal condirettore e direttore editoriale dell’Unione Sarda, Lorenzo Paolini, dal direttore amministrativo dell’Aou Roberta Manutza, dal direttore del Laboratorio Ferdinando Coghe e dai rappresentanti della Croce Rossa.
I due nuovi strumenti servono a eseguire reazioni pcr sui tamponi e quindi a cercare l’rna del virus. Grazie ai termociclatori donati dall’Unione Sarda è possibile aumentare notevolmente le potenzialità diagnostiche e i volumi di attività di analisi a tutto vantaggio dei cittadini sardi. I due strumenti saranno usati in abbinata all’estrattore ad alta processività.
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