Contro il consumistico Black Friday, una risposta forte dei Fridays For Future che in migliaia, hanno celebrato in 139 città italiane – con cortei, eventi, presidi – il quarto sciopero globale del clima. E per la prima volta, in molte di quelle città, c’erano anche gli attivisti del neonato movimento ‘Cannabis for Future’.
La Cannabis infatti può rappresentare uno strumento efficace e una risorsa preziosa per contrastare i cambiamenti climatici, vista la sua potenzialità nel sostituire i derivati del petrolio come plastica e carburanti. Potrebbe contribuire a rallentare la deforestazione venendo impiegata per produrre carta e legname al posto delle foreste e degli alberi.
E’ un’alleata nel sequestrare CO2 dall’atmosfera: già solo crescendo ne toglie dall’ambiente 4 volte il quantitativo rispetto agli alberi, e continua a farlo quando ad esempio è utilizzata in bio-edilizia. Non solo: la filiera della bio-edilizia in canapa è carbon negative e toglie dall’atmosfera più CO2 di quella che produce, mentre l’edilizia tradizionale è responsabile del 30/40% delle emissioni globali.
E’ una pianta che può contribuire a ripulire il pianeta grazie alle sue doti di fito-rimediazione, che vengono studiate fin dal disastro nucleare di Chernobyl. Questi i messaggi e gli argomenti che gli attivisti del nuovo movimento green hanno portato oggi nelle piazze italiane. E il simbolo della foglia si è ben distinto tra i cortei.
Alberto Porcu Zanda