
Parte dal sud Sardegna – grazie alla collaborazione fra Regione e Federfarma – la sperimentazione sulle nuove modalità di attivazione del Fascicolo sanitario elettronico che i cittadini fin d’ora possono già attivare, in forma gratuita.
Il Fascicolo elettronico sanitario consente al cittadino di tracciare e consultare la propria storia sanitaria per poterla poi condividere con i professionisti che lo hanno in cura.
Dal momento dell’attivazione il fascicolo inizierà a collezionare per conto del paziente i documenti (come prescrizioni, certificati medici, referti dei laboratori, schede di dimissione ospedaliera, verbali di pronto soccorso e referti della donazione sangue) provenienti dai medici e dalle strutture pubbliche di tutta la Sardegna e nel caso di ricoveri fuori dall’Isola, anche il materiale prodotto nelle altre 17 regioni italiane in cui è attivo il servizio.
La sicurezza e la riservatezza sono massime ed è l’utente a decidere chi può conoscere le proprie informazioni e dove. La sperimentazione appena partita (risultati positivi nei primi quindici giorni che hanno fatto registrare oltre 500 attivazioni), durerà tre mesi ed interessa la Farmacia D’Atri e la Farmacia Mameli-Roux a Dolianova, la Farmacia Altea a San Basilio, la Farmacia Sundas a Santadi, la Farmacia Eredi Orrù e la Farmacia Congiu a Cagliari, la Farmacia D’Atri a Carloforte, la Farmacia Congiu e la Farmacia Carta a Quartu Sant’Elena. Il servizio sarà poi progressivamente esteso alle circa 600 farmacie del territorio.
In Sardegna il fascicolo è attivo dal 2015 ma ad oggi sono appena 74mila le persone che lo hanno attivato.
Sul punto, l’Assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu dichiara: “Le tecnologie nell’ambito della sanità digitale esistono da tempo e sono in continua evoluzione, ma sono sottoutilizzate. Puntiamo a estendere i vantaggi del fascicolo elettronico a tutti i sardi, alleggerire il peso della burocrazia e rendere più efficiente il nostro sistema sanitario”.
“Un risultato insoddisfacente – sottolinea ancora l’esponente della Giunta Solinas – che ci spinge ad attuare una semplificazione per abbattere le barriere e far accedere ai vantaggi della sanità digitale anche chi ha poca o nessuna confidenza con gli strumenti informatici. In questi anni, paradossalmente, chi più di tutti avrebbe potuto beneficiarne, come le persone anziane, ad oggi è rimasto escluso. Con il nuovo servizio non sarà più necessario essere in possesso di una propria identità digitale tramite tessera sanitaria o Spid, sistema pubblico di identità digitale, per attivare il proprio fascicolo, perché i farmacisti saranno direttamente abilitati a svolgere questa operazione”.
“I vantaggi per i cittadini sono enormi – conclude il titolare della Sanità – come ad esempio evitare di andare a ritirare i referti nelle strutture affrontando lunghe code perché questi arriveranno direttamente nel fascicolo sanitario e in formato digitale sulla scrivania dell’ambulatorio del proprio medico, se autorizzato dal paziente”.
Alberto Porcu Zanda
