Si torna all’ex Mercato Civico di via Sassari domani, venerdì 12 luglio, per la seconda giornata del festival letterario “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, organizzato ad Alghero dall’AES, Associazione editori sardi. La rassegna, alla quarta edizione, prevede per domani alle 20 la presentazione di Vita di Arturo Amavìs(Il Maestrale), il primo romanzo di Alessandro Serra. Ambientato tra Alghero e Fertilia nei primi anni ’90 del Novecento, il libro è un percorso biografico sul cui sfondo si incrociano la Guerra civile spagnola e l’esilio in Sardegna dei profughi giuliani, con le vicende di due famiglie dapprima amiche e poi ostili negli stessi luoghi del festival. Alle 20,45 Roberta Morosini, docente dell’Università L’Orientale di Napoli, dialoga con il geografo e viaggiatore Emmanuel Ruben, autore di Le Mediterranee (Astarte), libro vincitore del “Prix du roman historique 2022” e incentrato sull’incrocio di culture di cui il mare nostrum è la casa, patria degli esuli di ieri e di oggi. Tra le molteplici identità rivendicate – retaggio berbero, religione ebraica, lingua araba e cittadinanza francese – ciò che emerge è l’appartenenza a un’unica comunità. Alle 21,30 spazio alla musica con La vida fin finala, concerto dell’ultimo erede dei trovatori occitani Renat Sette e del chitarrista Gianluca Dessì. Il duo compie un viaggio nella canzone provenzale, tradizionale e contemporanea; ai brani popolari si aggiungono alcune composizioni originali tratte dal disco omonimo (in italiano La vita in poche parole), dedicato alla poesia di Jean-Yves Royer, uno dei maggiori letterati in lingua provenzale. Sette e Dessì si sono esibiti in Italia, Francia, Spagna e Gran Bretagna, portando un sound ricco di spunti che vanno dalla canzone “classica” alla world-music di ambientazione mediterranea.