


Tra suggestioni shakespeariane, una moderna epopea sportiva e un omaggio a Gianni Rodari prosegue ad Allai la V edizione del Festival Palcoscenici d’Estate organizzato dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda, per un intenso fine settimana tra cinema e teatro. Si ispira all’opera del Bardo “Era l’Allodola? / Tragicomiche conversazioni di un uomo innamorato”, uno spettacolo di e con Daniele Monachella e Ignazio Deligia in cartellon venerdì 21 luglio) alle 22 in piazza Santo Isidoro per un raffinato gioco metateatrale tra ironia e note surreali.
Sul grande schermo rivive lo storico spareggio tra Cagliari e Piacenza nel 1997, con il viaggio di 20mila sardi fino a Napoli per assistere alla partita e sostenere la squadra, “Deu Ci Seu”, il docufilm di Michele Badas, Michele De Murtas e Nicolò Falchi in programma sabato 22 luglio alle 22 in piazza dei Balli, per un affresco del Belpaese e dell’Isola tra passione sportiva e incolmabili distanze, fisiche e simboliche, dal “Continente” (evento realizzato in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission).
E infine un appuntamento dedicato a giovanissimi e famiglie domenica 23 luglio alle 22 in piazza dei Balli con “Rodari… per l’Estate!” del Teatro del Segno, coinvolgente animazione-spettacolo a cura di Stefano Ledda e Alessandra Leo con Tancredi Ermanno Emmi al contrabbasso, per riscoprire le più celebri fiabe e filastrocche del grande scrittore di libri per l’infanzia.
Fin dal titolo, che rimanda al dialogo tra i due innamorati al primo chiarore dell’alba nella quinta scena del terzo atto della tragedia di“Romeo e Giulietta”, “Era l’Allodola? / Tragicomiche conversazioni di un uomo innamorato” del MAB Teatro – DOMANI (venerdì 21 luglio) alle 22 in piazza Santo Isidoro ad Allai – rivela l’ispirazione squisitamente shakespeariana e anche il dichiarato intento di “giocare” con l’opera e la figura del Bardo.
Trasportato in epoca moderna, tal Guglielmo Scuotelapera, al secolo (e in inglese) William Shakespeare dialoga con il suo psicanalista: la pièce scritta e interpretata da Daniele Monachella e Ignazio Deligia con disegno luci di Tony Grandi / Grandi Luci mette in scena i turbamenti del cuore del grande drammaturgo, i dubbi e le incertezze, gli slanci e le aspirazioni, i sogni e i desideri di attraverso citazioni e frammenti dei suoi immortali capolavori. Teatro e vita s’intrecciano in una insolita commedia dai toni surreali e grotteschi, che trae spunto da drammi e commedie per reinventare la trama dell’esistenza, mentre il famoso seppure alquanto misterioso, in un momento di crisi personale, si smarrisce e ripete quell’inquietante e cruciale interrogativo: “Era l’allodola?”.
Nello struggente addio al termine della loro prima e unica notte di nozze, Romeo e Giulietta accennano al canto dell’allodola, “messaggera del giorno” che segna il momento della loro separazione: per i giovani, ignari del futuro, dà inizio all’attesa del loro prossimo incontro, ma il precipitare degli eventi costringerà Romeo all’esilio e per una serie di sfortunate circostanze e il fallimento di uno stratagemma forse troppo sottile, i due si ritroveranno soltanto alla fine, per un ultimo bacio, ma resteranno uniti per l’eternità.
La domanda, ripetuta come un “refrain”, continua a tormentare il (sedicente) autore e diventa pretesto nella nuova commedia per «un irriverente gioco delle parti» – scrive Daniele Monachella nella presentazione – «dove l’amore descrive la follia e la follia fa sbocciare l’amore, conducendo lo spettatore a ritmo serrato verso il terreno dell’assurdo, dell’illogicità e dei paradossi della società̀ contemporanea».
“Era l’Allodola?” rappresenta un raffinato divertissement metateatrale, in cui i protagonisti disquisiscono d’amore e altre malattie e squilibri dello spirito utilizzando le parole di personaggi entrati nell’immaginario, con un curioso effetto straniante, mentre Guglielmo Scuotelapera rivendica la paternità di testi importanti nella storia del teatro e il suo “antagonista” si ostina a cercare di curarlo, guarendolo dalle sue fissazioni.
Una pièce tragicomica sulle amare beffe della sorte, che facilmente sovverte i piani e tradisce le aspettative nella realtà come nella finzione: un’antologia di monologhi e scene tratti da diversi copioni, in cui Daniele Monachella e Ignazio Deligia si confrontano con l’arte sublime del Bardo, la sua capacità di accostare differenti registri, per toccare le più alte vette del tragico o mettere l’accento sulla comicità, tra divagazioni filosofiche e profonde riflessioni sulla condizione umana, in bocca a buffoni e re.
Una trasferta sportiva diventa “esodo” di un popolo in “Deu Ci Seu”, il docufilm scritto da Michele Badas e Michele De Murtas (che firmano anche la regia) insieme con Nicolò Falchi e prodotto da Il Circolo della Confusione e ISRE / Istituto Etnografico della Sardegna con il sostegno della FSFC – sabato 22 luglio alle 22 in piazza dei Balli ad Allai – che rievoca lo spareggio tra Cagliari e Piacenza nel 1997, una partita decisiva per evitare il passaggio in serie B della squadra allenata da Carletto Mazzone, dopo la vittoria sul Milan a San Siro (evento realizzato in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission).
Ventimila sardi scelgono di seguire i calciatori fino a Napoli e il viaggio diventa un simbolo della condizione dell’Isola rispetto al resto dell’Italia, quando la “continuità territoriale” è ancora solo un miraggio e il tentativo di raggiungere l’altra sponda del Tirreno può trasformarsi in un’avventura, se non in un’odissea: “Deu Ci Seu” è (anche) la cronaca di una sconfitta che paradossalmente ma non troppo si può leggere invece come il simbolo del sentimento di appartenente di una “nazione” e della volontà di “esserci” e partecipare alla storia, con la rinnovata coscienza della propria identità.
“Rodari… per l’Estate! / Viaggio nel paese delle vacanze con Gianni Rodari” è una animazione-spettacolo a misura di grandi e soprattutto piccini, pensata e interpretata da Stefano Ledda e Alessandra Leo sulle note del contrabbasso di Tancredi Ermanno Emmi e ispirata alle favole e alle filastrocche, ma anche ai preziosi insegnamenti e suggerimenti dell’autore della “Grammatica della Fantasia”.
«La pièce è incentrata su due buffi personaggi, che si confrontano con alcune delle opere più famose di Gianni Rodari» – spiega Stefano Ledda – «da “Il libro degli errori” alle “Filastrocche in cielo e in terra” passando per le “Favole al telefono” e che come due moderni clowns, portando in scena l’eterno gioco del saggio e dello sciocco, del capace e dello svampito, leggeranno e faranno rivivere le storie coinvolgendo il pubblico… incespicando, cantando e mimando per restituire l’immediatezza e la freschezza di quei meravigliosi racconti in versi e in prosa».
Tra racconti e sketches, gags e canzoni, le bambine e i bambini diventano protagonisti con la possibilità di divertirsi a “giocare” al teatro e inventare strumenti e melodie, oltre a riscoprire insieme a genitori e nonni, sorelle e fratelli maggiori le brevi fiabe nate «dallo scontro occasionale di due parole, da errori di ortografia, da giochi di parole…».
Il V Festival Palcoscenici d’Estate ad Allai proseguirà fino a sabato 19 agosto con un ricco carnet di eventi fra spettacoli, recitals e concerti, con alcuni dei protagonisti della scena isolana e nazionale, senza dimenticare il cinema ma c’è spazio anche per gustosi “Spaghetti Musicali: un’occasione per visitare il paese del Barigadu e riscoprire, insieme al fascino delle statue menhir, anche la magia di un cielo stellato…
