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Allarme siccità: le istituzioni non lascino soli agricoltori e Consorzi

A causa della mancanza di acqua, buona parte della Sardegna ormai è in allarme rosso. Le azioni per contrastare la siccità non mancano, ma per il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale la totale assenza di piogge, annuncia uno scenario ancora più preoccupante. È infatti a rischio l’avvio della stagione autunnale (novembre- marzo).

Efisio Perra, presidente del Cbsm. «L’appello è sempre al buonsenso di chi vive la campagna: gli agricoltori devono fare ancora uno sforzo in più per salvaguardare questa stagione, tra agosto e settembre, e risparmiare la risorsa idrica che purtroppo oggi vediamo essere limitata».

Le criticità che si concretizzano in restrizioni delle assegnazioni idriche si registrano in particolare nel comprensorio del Cixerri ed in quello dell’ex Sardegna Meridionale.

Il Consorzio lancia anche un altro appello: «Da soli possiamo andare poco lontano: le istituzioni non devono lasciare soli i Consorzi e gli agricoltori in questo periodo di forte emergenza, finanziando gli interventi di manutenzione straordinaria delle reti irrigue, attraverso il piano di Bonifica, in passato finanziato dalla Regione Sardegna», ribadisce Perra.

“Tramite l’efficientamento delle reti attraverso un piano straordinario di manutenzione delle stesse oramai vetuste” prosegue il presidente, “siamo riusciti a limitare gli effetti derivanti dalle avverse condizioni atmosferiche in considerazione del fatto che gli ultimi due anni sono stati i meno piovosi dai primi anni del secolo scorso. La situazione è poi ulteriormente aggravata per le filiere agricole dalla contrazione delle assegnazioni d’acqua da parte dell’IDIS a causa del periodo siccitoso”.

L’esempio di UTA Nord è significativo. Due anni fa il progetto è stato finanziato dalla Regione e oggi si vedono i primi frutti: il primo milione di metri cubi è già tornato verso Siliqua e Iglesias attraverso la condotta Pili.

 «Dobbiamo giocare d’anticipo per gli anni futuri e non ritrovarci in una situazione di crisi come quella stiamo vivendo. Senza la programmazione di due anni fa oggi a Siliqua si vivrebbe lo stesso dramma che stanno vivendo agricoltori e allevatori in Baronia», conclude Efisio Perra.

Lo scenario complessivo rappresenta dunque un momento di forte criticità per il settore primario mettendo a rischio diverse filiere produttive di eccellenza dei nostri territori per il quale si auspica che le istituzioni si adoperino per mettere prontamente in atto misure emergenziali urgenti a sostegno di Consorzi e agricoltori.

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