L’esibizione è allegra e spensierata e il grosso merito di Renato Zanella, coreografo e regista teatrale, è proprio quello di rendere contemporanei i balli tradizionali di Vienna, città in cui lui è stato direttore di balletto all’Opera di Stato.
“Alles Walzer” si sviluppa sulle note di Joahann Strauss (padre e figlio) e di di Gustav Mahler. Fra “Danubio Blu” e “Perpeetung dei primi e il commovente Adagietto della Sinfonia n. 5 del secondo, a danzare oltre ai ballerini della Compagnia Daniele Cipriani, ci sono Sara Renda, già étoile Opera national di Bordeaux e Alessio Rezza, l’étoile del Teatro dell’Opera di Roma
Ma “Alles Walzer!” è anche l’invito alle coppie dei debuttanti in società nella capitale austriaca e se anche non si danza nei grandi saloni dei suoi sontuosi palazzi, l’idea di Zanella è perfettamente a suo agio nel Teatro Massimo.
L’intero corpo di ballo sprigiona energia positiva. Fra valzer e polka, i giovani danzatori girano, ruotano, volteggiano col sorriso in volto senza venire mai meno ai cardini dell’eleganza. E non mancano nemmeno intermezzi ironici in silenzio.
Ci sono momenti individuali, di coppia e di gruppo ma in ogni caso, il balletto risulta costantemente raffinato e vibrante. Sono peculiarità artistiche che conquistano il pubblico, a sua volta grato e riconoscente quando scandisce gli applausi per salutare volta per volta i protagonisti sulle note della Marcia di Radetzky.
Foto CeDAC