Tra le antiche mura della Rotonda di San Tomè, in Lombardia, è stato firmato l’importante protocollo di intesa che sancisce ufficialmente la costituzione di Italia Romanica, che unisce, sotto un’unica egida, le Fondazioni che promuovono e valorizzano l’immenso patrimonio del romanico lungo lo Stivale.
Il Presidente della Fondazione Sardegna Isola del Romanico Antonello Figus, ha
partecipato al Tavolo di Coordinamento del festival Italia Romanica, apponendo la sua
firma insieme al vice presidente della Fondazione Le Vie Dei Tesori Marco Coico, per la
Sicilia e il Presidente dell’ospitante Fondazione Lemine Giovanni Battista Brioschi.
All’evento che si è tenuto in provincia di Bergamo sabato 2 dicembre 2023, hanno
partecipato anche i rappresentanti di enti e Fondazioni che si occupano della tutela delle
chiese Romaniche in Toscana, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte.
Il Protocollo di Intesa di Italia Romanica, getta le basi per la costituzione di una rete
nazionale che per il 2024 ha l’ambizioso progetto di poter allargare gli orizzonti creando
giornate di aperture straordinarie dedicate alle chiese romaniche, agli architetti, agli
scultori, ai pittori che hanno contribuito a creare una straordinaria cultura di cui oggi
chiunque può usufruirne.
“Nell’ambito di questo progetto, la Sardegna è stata la regione capofila- commenta il
Presidente della Fondazione Sardegna Isola del Romanico Antonello Figus- abbiamo
proposto e voluto con forza che questo progetto potesse varcare i confini regionali e ora guardiamo alla Corsica, che detiene dei gioielli unici del mondo Romanico. Il modello proposto dalla Fondazione Sardegna Isola del Romanico, è stato promosso e questo ci rende orgogliosi del percorso che stiamo affrontando. Siamo certi che questa firma sancisca solo l’inizio di un grande viaggio attraverso un’epoca, il Medioevo che ha sempre molto da raccontarci.”
Il sigillo a questo partenariato arriva in seguito al grande successo di pubblico riscontrato durante le aperture congiunte in Sardegna, Sicilia e Lombardia, che si sono svolte tra il 16 settembre ed il primo ottobre scorsi, nell’ambito della prima edizione di Italia Romanica.
In quell’occasione, nelle tre regioni coinvolte, oltre 100 chiese avevano aperto le loro porte al grande pubblico, i visitatori avevano potuto scoprirne i segreti attraverso le visite guidate gratuite.
In Sardegna erano stati oltre 60 i siti visitati, le aperture si erano rese possibili grazie all’ampia disponibilità della Conferenza Episcopale Sarda e alla preziosa collaborazione con 60 amministrazioni locali.