Alta formazione. Prosegue il progetto “Foodss.2”, mobilità transanazionale, scambio formativo e lavorativo tra gli studenti di alta cucina sardi e coreani

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Cagliari. Prosegue il “Progetto FOODSS.2 – Cibo, imprenditorialità, e occupazione tra Corea del sud e Sardegna” dell’assessorato del Lavoro e dell’ASPAL, portato avanti con la collaborazione della “Coi Accademia Enogastronomica”.

Nei giorni scorsi è partito il percorso di mobilità transnazionale con lo scambio formativo e lavorativo tra studenti di alta cucina sardi e coreani. Dopo la partecipazione alla “Seoul Food & Hotel 2022”, sono stati selezionati i giovani che stanno partecipando al percorso di formazione ed avviamento al mondo del lavoro.

Per cinque settimane, da inizio febbraio a metà marzo, i giovani partecipanti vivono e lavorano in contesti e continenti diversi, i sardi in Corea e i coreani in Sardegna, per mettere a frutto ed affinare, direttamente in ristorante, le tecniche apprese durante la formazione.

L’esperienza, in collaborazione con l’Università “Jeonghwa Arts College” di Seoul, sta procedendo nel migliore dei modi sia dal punto di vista logistico che da quello dell’inserimento sociale, formativo e lavorativo.

“L’assessorato del lavoro punta sull’alta formazione come chiave di sviluppo personale e leva per l’inserimento nel mondo del lavoro – afferma l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai – Il settore della ristorazione e dell’ospitalità è cruciale per la nostra economia. Nonostante i contraccolpi della pandemia il comparto è in crescita e cerca professionalità di alto livello. Questo progetto – aggiunge l’esponente dell’esecutivo Solinas – è una grande opportunità non solo di formazione  e lavoro, ma anche di dialogo e scambio interculturale, perché il cibo e la cucina di un paese sono l’espressione della geografia, storia, tradizioni,  cultura  e identità di un popolo”.

Per Maika Aversano, direttrice generale di Aspal, Foodss mira a creare occasioni di crescita personale e formativa per i giovani sardi. E’ una misura che dà loro la possibilità di confrontarsi, di imparare e di crescere in contesti internazionali. Si tratta inoltre – ha continuato – di un’importante occasione di scambio, che permetterà agli ospiti coreani di toccare con mano le opportunità che la Sardegna offre in termini di food economy e di prodotti tipici.

Il progetto ha coinvolto in questi mesi 10 giovani sardi tra chef, sommelier e food export manager e ha visto 13 aziende selezionate tra le migliori eccellenze enogastronomiche in rappresentanza di tutti i territori dell’isola partecipare, la scorsa estate, alla fiera “Seoul Food & Hotel 2022”rafforzando in modo importante le relazioni internazionali tra produttori sardi e partners coreani. 

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