Cagliari. “Dal 6 al 26 maggio, 43 Centri di educazione ambientale e alla sostenibilità (Ceas) della Sardegna ‘apriranno le porte’ ai cittadini, con escursioni, laboratori e manifestazioni dedicati all’educazione alla sostenibilità, per rendere tutti più consapevoli della necessità di adottare uno stile di vita sostenibile e sperimentare insieme azioni concrete”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, durante la presentazione, a Donigala Fenughedu (Oristano), del progetto “Ceas Aperti 2023 – Vivere la natura tutti insieme”, coordinato dall’Assessorato regionale in collaborazione con l’Area marina protetta di Capo Carbonara, in qualità di capofila.
“Da giungo partiranno, sempre nell’ambito delle iniziative della rete regionale Infeas, altri due progetti su tematiche ambientali rilevanti anche nel contesto regionale – ha aggiunto l’assessore Porcu – ‘Incendi e cambiamenti climatici’, con ente capofila l’agenzia Forestas, che durante l’anno svolge un ruolo fondamentale di controllo e prevenzione per la salvaguardia del territorio e dei boschi. Il progetto, tra i tanti obiettivi, punta ad aumentare la conoscenza delle dinamiche del fuoco e dei danni collaterali, aumentando la sensibilità degli enti locali e dei cittadini; ‘Plastiche ed economia circolare’, capofila la Città metropolitana di Cagliari, che intende sensibilizzare i cittadini su una corretta raccolta differenziata dei rifiuti al fine di agevolarne il riciclo, in particolare della plastica, rifiuto che ha maggiore impatto sull’ambiente”.
“Gli eventi si inseriscono nel ‘Festival dello Sviluppo sostenibile’, la più grande iniziativa italiana per diffondere la cultura della sostenibilità, e sono realizzati in attuazione della ‘Strategia Sardegna2030’. In sei anni, nel territorio nazionale ci sono stati più di 4.500 eventi, tra convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari, centinaia dei quali realizzati nell’Isola”, ha concluso l’Assessore dell’Ambiente