Analisi costi benefici Tav, Foietta: “E’ una truffa per far quadrare i conti”

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I numeri della Tav “sono impietosi” lo afferma il ministro Toninelli  in relazione aqll’analisi costi benefici relativi al progetto della Tav Torino Lione,  pubblicata oggi sul sito del Mit. “La valutazione negativa dell’alta velocità Torino-Lione che emerge – spiega il ministro 5 Stelle alle Infrastrutture – non è contro la Ue o contro la Francia”. Piuttosto si tratta di “un prezioso elemento di informazione per indicare a tutti gli interlocutori l’opportunità di verificare se esistano impieghi migliori delle risorse”. La relazione di 5 esperti (uno dei sei membri della Commissione ministeriale istituita ad hoc non l’ha firmata) calcola costi per 12 miliardi e vantaggi per 800 milioni (quelli ambientali sarebbero irrisori). In soldoni per rendere sostenibile l’opera, il traffico merci dovrebbe essere 25 volte superiore all’attuale. Ma l’analisi presta il fianco a una serie di critiche. Attacchi arrivano dall’opposizione ma anche dagli industriali, mentre i No Tav incalzano: “E’ ora di smilitalizzare la Val di Susa”.

Matteo Salvini, notoriamente a favore dell’infrastruttura, non esclude l’ipotesi di una consultazione popolare. “Sono sempre favorevole ai referendum. Ma ora mi sto occupando di latte, di pastori e di Sardegna”, glissa il leader leghista. E nell’esecutivo si profila uno scontro duro. Ne è indizio il fatto che Di Maio questa mattina ha disertato il vertice di palazzo Chigi a cui invece era presente il collega del Carroccio. Intanto, mentre una nota congiunta dei senatori M5s ribadisce che la Torino-Lione sarebbe un “errore politico micidiale”, Alessandro Morelli, presidente leghista della Commissione trasporti alla Camera, insiste: “La Tav va fatta, ce ne assumeremo la responsabilità con gli italiani”. E il capogruppo della Carroccio alla Camera Riccardo Molinari sintetizza: “Su diverse modalità di attuazione si può ragionare mentre non realizzarla non la ritengo un’ipotesi percorribile”. E, in serata, interviene anche il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi. “E’ possibile cambiare la compartecipazione economica europea e rendere l’opera meno onerosa per l’Italia”, dice spiegando che è “possibile risparmiare”. Rixi sottolinea anche di non condividere alcune parti dell’analisi, ma puntualizza che “il governo discuterà e poi deciderà per il meglio”.

Il primo a denunciare stamani “l’analisi-truffa realizzata per far quadrare i conti in base a quello che vuole il padrone” è il Commissario Straordinario per l’Asse Ferroviario Torino-Lione, Paolo Foietta, secondo cui “i costi sono ampiamente gonfiati, mentre c’è una enorme sottovalutazione dei benefici ambientali e sociali”. Foietta si riserva “di vedere nel dettaglio i numeri, ma dalle prime indicazioni mi sembra che dalla farsa si è passati alla truffa”.

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