
Il documentario “Anna Lorenzetto. Una rivoluzione silenziosa” di Simona Fasulo e Anna Maria Sorbo ripercorre, nella biografia della pedagogista e fondatrice dell’UNLA, quello che costituisce il nucleo principale del suo impegno: la straordinaria opera di alfabetizzazione del Sud Italia attraverso i Centri di Cultura Popolare, che a partire dal 1949 si diffusero dalla Basilicata alla Calabria, dalla Campania alla Sardegna, diffondendo i valori dell’educazione e della democrazia e trasformando la vita di migliaia di persone comuni e il volto di interi paesi.
Vecchi e nuovi centri UNLA sono tuttora operanti, pur nel cambiamento della società odierna e globale che impone nuove sfide al lifelong learning, quell’educazione permanente di cui Anna Lorenzetto è stata pioniera. Ed è proprio questo il fulcro del lavoro documentaristico, ricostruire attraverso testimonianze dirette e materiali di repertorio una pagina di storia importante del nostro passato, mettere in luce il rilievo pedagogico e sociale dell’iniziativa raccontandone le vicende più significative e come quella storia di conquiste collettive continui ancora oggi.
Nel documentario sono presenti anche testimonianze dalla Sardegna.
“Dall’incontro con l’uomo del treno nacque quel progetto politico che fu l’Unla.
La scelta dell’alfabetizzazione quale punto di attacco per affrontare anche gli altri problemi culturali, sociali ed economici, non fu presa a caso. L’alfabetizzazione degli adulti, in una società moderna, ha una naturale carica rivoluzionaria nei confronti dei sistemi della società stessa, in quanto la motivazione dell’alfabetizzazione è duplice: personale e generale, dell’individuo e della società. Questo spiega perché l’alfabetizzazione degli adulti non è mai stata seriamente affrontata se non da quei Paesi che sono disposti ad accogliere ed a rispettare forza sociali, culturali ed economiche politicamente nuove e attive.”
