La diocesi di Ales-Terralba ha aperto solennemente il Giubileo 2025, tempo di grazia e rinnovamento. Un momento straordinario di fede e unità condiviso da una grande folla di fedeli.
Sabato scorso nel piazzale della chiesa San Sebastiano ad Ales, i riti iniziali della solenne apertura dell’Anno Santo, introdotta dall’inno del Giubileo, la proclamazione del Vangelo e la lettura di alcuni stralci della Bolla di indizione dell’Anno Santo.
Un momento denso di emozione seguito da un altro momento significativo: il pellegrinaggio che ha preso la forma della processione verso la Cattedrale di Ales. Erano presenti i sacerdoti, le religiose, le autorità civili e militari del territorio insieme ad una folta rappresentanza della Chiesa diocesana.
Stazionando sulla soglia mons. Roberto Carboni ha preso la croce e l’ha innalzata, poi rivolgendosi verso il popolo ha invitato a venerarla. Ha atteso l’ingresso dei presenti e varcando la porta della Cattedrale ha poi compiuto il rito della memoria del Battesimo. La celebrazione Eucaristica è stata il cuore del rito di apertura dell’Anno Giubilare. I cori “Mons. Paolo Gibertini e “Santa Barbara” si sono uniti in questo grande evento per l’animazione liturgica.
Nella sua omelia il vescovo è tornato più volte sul tema della speranza: “Di fronte alle fatiche della vita è la Parola di Dio che ci sostiene – ha detto mons. Roberto Carboni – Il Papa ci invita a cercare i segni di speranza attorno a noi. Sperare, questo è il verbo che fa da sfondo a questo Giubileo, significa orientare il proprio cuore e la propria vita verso una meta che vale la pena di essere raggiunta. Come possiamo far nascere in noi la speranza? Papa Benedetto XVI ci ha aiuta a rispondere a questa domanda indicando tra vie: la preghiera, la disponibilità a pagare un prezzo di amore, soprattutto a servizio di chi soffre e l’obbedienza al giudizio di Dio. Questa è la speranza di cui parla il Giubileo: conoscere Cristo, riceverlo nella grazia della fede e dei sacramenti, fargli posto nel profondo del cuore, seguirlo nella carità operosa verso il prossimo”.
E poi l’augurio per tutti del vescovo: “Che sia davvero questo tempo del Giubileo un tempo di rinnovamento spirituale, di misericordia e di carità”.
Per la diocesi di Ales-Terralba, oltre alla Cattedrale di Ales, è stata individuata come chiesa giubilare il santuario Santa Mariaquas a Sardara dove il 12 gennaio sarà celebrata la messa di inizio Giubileo.