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Aree idonee: al via il secondo ciclo di incontri territoriali

Cagliari. Ha preso avvio oggi, a Oristano, il secondo ciclo di incontri territoriali durante il quale la giunta regionale dialogherà con Sindaci e tecnici sull’articolato del Disegno di legge sulle “Aree Idonee”, la norma per la transizione energetica della Sardegna in procinto di essere discussa dal Consiglio regionale. Nel corso del primo ciclo di incontri è stata decisiva la partecipazione dei Comuni, chiamati a fornire un dettaglio preliminare degli elementi caratterizzanti dei loro territori, come ad esempio la presenza di beni identitari, aree potenzialmente idonee, impianti FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) in funzione e aree già compromesse.

“L’obiettivo non è solo risparmiare in bolletta, ma decarbonizzare i nostri territori e mirare ad un equilibrio energetico. La sommatoria dei fabbisogni energetici calcolati dai Comuni anche attraverso il PAESC restituirà un quadro attendibile dell’effettivo fabbisogno energetico totale della nostra isola”, ha dichiarato l’assessora della difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi. Sottolineo un elemento fondamentale del Disegno di legge: non possiamo trascurare il fine vita degli impianti FER. Per questo – ha concluso l’assessora – abbiamo disciplinato con particolare attenzione questa fase prevedendo fideiussioni a garanzia dello smaltimento”.

L’articolato del Disegno di legge comprende diversi elementi frutto degli incontri tenuti nelle scorse settimane con gli stakeholder territoriali, che evidenziano un forte interesse per una transizione energetica governata dal territorio, un’opposizione decisa ad ogni forma di speculazione e la possibilità delle singole amministrazioni di decidere in autonomia il futuro energetico dei propri territori. Tale volontà è stata espressa anche dal Direttivo ANCI Sardegna.

“Importante condividere con i Sindaci il tema delle risorse previste dalla legge, stiamo parlando di oltre 678 milioni di euro per la realizzazione di impianti di energia per l’autoconsumo e delle comunità energetiche” ha dichiarato l’assessore dell’industria, Emanuele Cani. Questi ulteriori incontri territoriali – ha concluso Cani – sono anche un’occasione per comunicare che verrà riproposto il bando per gli studi di fattibilità delle comunità energetiche da parte dei Comuni”.

“In merito alle aree non idonee, è opportuno chiarire un punto su cui sono emerse, sui mezzi di informazione, interpretazioni piuttosto controverse e decontestualizzate. Il Disegno di legge in questione apre la possibilità ai Comuni di valutare un intervento ben inserito nel contesto territoriale anche in un’area non idonea, ma questa possibilità è consentita solo ed esclusivamente a seguito di approfondimenti in grado di rivelare condizioni molto specifiche.

Ad esempio, nel caso in cui un’area industriale – e quindi idonea – sia resa inidonea dalla fascia di protezione di un sito archeologico, ma l’area industriale sia nascosta dalla presenza di un bosco o di un rilievo, l’Amministrazione comunale potrà proporre un impianto FER che non sia visibile o che comunque non interferisca con le visuali o altre forme di tutela del bene. Non si tratta quindi di dare un nuovo spazio alle proposte irriguardose del territorio già escluse, ma di un’opportunità per le Amministrazioni di avviare progetti vantaggiosi per le loro comunità” ha dichiarato l’assessore degli enti locali, Francesco Spanedda.

Il secondo incontro si terrà venerdì 11 ottobre a Cagliari, seguito da Sassari e Nuoro la prossima

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