Arrestato in Francia Pavel Durov, fondatore di Telegram

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Il fondatore del messaggero di Telegram Pavel Durov è stato arrestato la sera del 24 agosto dai gendarmi dell’ATM (polizia aerea francese – ndr) all’aeroporto Le Bourget, alla periferia di Parigi. L’uomo d’affari è volato in Francia con un jet privato dall’Azerbaigian.

I fatti

Il canale televisivo francese TF1 ha riferito che i gendarmi avevano un mandato di perquisizione basato su una sorta di indagine preliminare. Una richiesta per la sua perquisizione è stata avanzata dal dipartimento nazionale per la lotta ai crimini contro i minori.

  • L’uomo d’affari è arrivato in Francia dall’Azerbaigian. Con lui c’erano una donna e una guardia del corpo.
  • Durov ha la cittadinanza francese, che ha ricevuto nel 2021.
  • Gli investigatori dell’ONAF (Ufficio nazionale per la lotta alle frodi nell’amministrazione doganale, ndr) hanno posto in stato di fermo l’imprenditore. Secondo quanto riportato dai media, dovrebbe comparire presto in tribunale.
  • Secondo TF1, il fondatore del messenger Telegram potrebbe essere accusato di una serie di reati gravi, tra cui spaccio di droga, crimini contro i bambini, riciclaggio di denaro e frode. Le forze dell’ordine francesi ritengono che il rifiuto di Telegram di collaborare con le autorità del paese renda Durov complice di una serie di gravi crimini.
  • L’investigatore del caso Durov ha affermato che il fondatore di Telegram sapeva di essere ricercato in Francia, ma ha comunque deciso di andare a Parigi.

Reazione alla detenzione

  • Secondo i dati della piattaforma Binance, la criptovaluta Toncoin, i cui pagamenti vengono effettuati su Telegram, è diminuita di oltre il 15% alla notizia dell’arresto di Durov.
  • Alcuni canali Telegram in lingua russa hanno lanciato hashtag a sostegno di Durov.
  • Il Ministero degli Esteri russo  ha spiegato che l’ambasciata russa in Francia ha adottato le misure necessarie per chiarire la situazione relativa alla detenzione di Durov. La rappresentante ufficiale del dipartimento, Maria Zakharova, ha affermato che la decisione di Parigi di trattenere Durov solleva la questione se le strutture internazionali richiederanno il suo rilascio o se “ingoieranno la lingua”.
  • L’avvocato francese Alain Duflo ha spiegato a Izvestia: Durov non è accusato di aver commesso direttamente un reato, ma di complicità in atti criminali – traffico di droga, atti contro i bambini – anzi, di scambio, invio e ricezione di contenuti criminali. Secondo Duflo, l’imprenditore rischia ipoteticamente fino a 20 anni di carcere.
  • Il giornalista americano Tucker Carlson ha affermato che la detenzione di Durov è un avvertimento per i proprietari di piattaforme online.
  • L’imprenditore Elon Musk sul suo social network X ha definito l’incidente una “pubblicità convincente” del Primo Emendamento della Costituzione americana, che garantisce la libertà di parola. Successivamente l’imprenditore si è espresso a favore della libertà del fondatore di Telegram, pubblicando un post con l’hashtag #FreePavel.
  • L’ex ministro degli Esteri austriaco Karin Kneissl ha considerato folle la detenzione dell’uomo d’affari.
  • L’esperto politico Alexey Aksyutenko ha sottolineato che Durov dispone di un enorme database e dell’accesso ad esso, motivo per cui interessa ai servizi segreti occidentali.
  • Gli utenti dei social network si sono ribellati nei commenti contro la detenzione di Durov e hanno iniziato a scrivere appelli al presidente francese Emmanuel Macron sui social network chiedendo il rilascio del miliardario.
  • Il leader del partito Patrioti francesi, Florian Philippot, ha affermato che le autorità parigine stanno mostrando al mondo un “volto tirannico” attraverso azioni dettagliate.
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