ASARP costretta al trasloco dalla sede storica nella Cittadella della Salute

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Un nutrito numero di associazioni denunciano quanto segue :
-Una sentenza datata 23 maggio 2023 del Tribunale di Cagliari accoglie la richiesta
del commissario liquidatore dell’ATS Sardegna e impone all’ASARP, Associazione
Sarda per l’Applicazione della Riforma Psichiatrica, lo sgombero immediato dei

locali situati nel padiglione E della Cittadella della Salute di via Romagna, sede
dell’Associazione dal 2007 e anche del Centro di Salute Mentale Cagliari 1.
Un colpo gravissimo per un’associazione nata nel 1986 per contribuire attivamente
all’applicazione della legge nota come Riforma Basaglia, (Legge di Riforma
Psichiatrica n°180/78 e di Riforma Sanitaria n°833/78), che prevedeva la chiusura
degli Ospedali Psichiatrici e la creazione dei servizi territoriali di salute mentale
previsti dalla riforma stessa.
Proprio alla creazione dei servizi territoriali L’ASARP ha lavorato in tutti questi
anni: per la tutela della salute mentale di tutti i cittadini basata sulla prevenzione; per
la presa in cura delle persone che vivono una condizione di sofferenza mentale con
interventi personalizzati orientati alla guarigione e al rispetto dei diritti umani; per
una adeguata formazione del personale; per promuovere una cultura della salute
mentale che cancelli definitivamente l’orrore delle istituzioni totali, dei luoghi e
pratiche di contenzione e privazione della libertà e della dignità umana, per garantire
ovunque il diritto ai percorsi di cura condivisi e personalizzati che non significa
prevalente, se non esclusivo, intervento farmacologico. Per il lavoro di rete col
territorio e il sostegno concreto alla rete familiare. L’attribuzione dei locali di via
Romagna, sedici anni fa, aveva lo scopo di creare sintonia fra il Centro di salute
mentale, l’ASARP e varie altre associazioni culturali e di volontariato.
Una visione coerente con l’eredità basagliana che, nel volgere di pochi anni, è stata
demolita pezzo per pezzo dai vari governi regionali a prescindere dal colore politico,
in coerenza con la progressiva demolizione della sanità pubblica e del diritto alla
salute dei cittadini sardi.
La decisione del Tribunale sancisce definitivamente l’operato spregiudicato e crudele
delle istituzioni sanitarie.
Il danno arrecato all’Asarp, costretta a un trasloco immediato, è enorme. Trentasei
anni di storia, di lavoro con le famiglie, con le persone che vivono la condizione della
sofferenza mentale, con gli operatori, inscatolato e depositato in un magazzino, senza
più uno spazio di accoglienza e di coordinamento delle realtà che operano in
collaborazione con l’ASARP (come ad esempio Casamatta e la Comunità Franca
Ongaro Basaglia uniche realtà di comunità residenziali della Città di Cagliari).
A ciò si aggiunge la beffa del pagamento delle spese processuali e delle spese di
trasloco a carico della Associazione.
La motivazione dello sgombero sarebbe la necessità di locali per il Centro di Salute
mentale. Motivazione che potrebbe apparire corretta formalmente, se non fosse
accaduto, nel frattempo, che il CSM sta vivendo una situazione di grande criticità
determinata dalla gravissima assenza di personale (non solo medici psichiatri ma
psicologi, assistenti sociali, educatori). Carenza che determina l’impossibilità di
portare avanti progetti di cura e riabilitazione personalizzati e quindi la corretta

attuazione dei livelli essenziali di assistenza, scaricando sulle famiglie un carico
assistenziale drammatico. Quindi, tutto il carico di responsabilità, di sofferenza e di
costi è scaricato sulle famiglie e in particolare sulle donne che continuano a svolgere,
più che mai, il lavoro gratuito di cura dei malati e degli anziani. Le famiglie
subiscono in assoluta solitudine queste scelte politiche miopi e scellerate di
dissoluzione del welfare.
Lo stato della salute mentale è trattato ormai in tutta Italia alla stregua di un problema
di ordine pubblico, alcuni casi tragici saliti all’attenzione della cronaca sono usati
come giustificazione per approcci di contenimento e reclusione, per giustificare la
necessità, anche qui, del ricorso a strutture private sulla cui affidabilità non si
pongono problemi di controllo.
Intanto in Sardegna cresce il disagio mentale, alimentato da quello sociale ed
economico, dall’incertezza sul futuro, mentre si abbassa progressivamente l’età di
insorgenza dei sintomi psichiatrici, come attestano recenti ricerche.
Occorre fermare tutto questo disastro sociale restituendo dignità a chi soffre il disagio
mentale, alle loro famiglie, rimettendoli al centro delle scelte politiche come soggetti
portatori di diritti inalienabili, come il diritto a un progetto e ad un percorso di cura e
benessere, cui molto hanno contribuito e contribuiscono associazioni come l’Asarp.
Chiediamo che le istituzioni responsabili facciano un primo nuovo passo in questa
direzione.
Un primo passo è assegnare all’ASARP una nuova sede, idonea a ospitare
dignitosamente tutte le persone che all’Associazione si rivolgono, riconoscendone la
storia e la memoria. Una sede in grado di ospitare le tantissime e importanti iniziative
di livello regionale e internazionale che l’Asarp e è stata ed è in grado di promuovere
e organizzare. Inoltre l’Asarp è socia fondatrice di Unasam (la più importante
organizzazione di Associazioni dei familiari in Italia) e la presidente di Asarp è anche
presidente di Unasam che indirettamente viene colpita da tale scelta irragionevole di
togliere la sede all’Asarp.
La Regione Sardegna, la Provincia di Cagliari, la Città Metropolitana di Cagliari, la
stessa ASL 8, possiedono tantissimi immobili inutilizzati, alcuni di grande pregio, che
rischiano un lento decadimento.
Chiediamo che le Istituzioni rispondano, e in brevissimo tempo, alla nostra richiesta e
soprattutto all’urgenza della situazione.
Chiediamo, inoltre un incontro urgente e restiamo in attesa di un sollecito riscontro.

Cagliari Social Forum
Coordinamento Comitati per la Difesa della Sanità Pubblica
Comitato “ Sa Luxi”

Asce Sardegna
Cobas Cagliari
Scuola di cultura politica Francesco Cocco
USB Sardegna
Confederazione Sindacale Sarda CSS
Assotziu Consumadoris Sardigna
Ufficio Studi GM Angioy -CSS
Associazione Sarda Genitori Oncoematologia Pediatrica
Associazione Albeschida
Carovana SMI
Madri Contro la repressione
Associazione “ VIVA la vita in Sardegna” ( Malati SLA)
Associazione Antonio Gramsci Cagliari
Assemblea Permanente Villacidro
Sardinia Natzione

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