CAGLIARI POST

Asfo, l’uomo libero di Gesturi. Da otto anni vive alla Giara

Ha lasciato il centro abitato per trasferirsi alla Giara in un capanno di sughero. Denunciato e assolto per abuso edilizio, costretto ad abbattere la sua dimora rurale, Asfo non ha abbandonato la sua idea di vivere “plein air “, in perfetta simbiosi con la flora e i cavallini.

La sua casa è un camper e per 365 giorni su 365, caldo o freddo, giorno o notte, il suo indirizzo è l’ingresso dell’altipiano lato Gesturi.

“Avevo un capanno totalmente in sughero, a impatto zero. Con la denuncia penale ho rischiato una condanna di cinque anni. Evidentemente a qualcuno non piaceva la mia scelta di vita”.

E cosi, testardamente, Asfo è ancora lì con i suoi sette gatti e le vecchie biciclette riadattate per i visitatori della Giara. Non le affitta ma lascia al visitatore ampia discrezione sul valore di un’offerta libera a fine corsa. Che siano 50 centesimi o 5 euro, a lui interessa continuare a vivere così.

“Hanno cercato di cacciarmi in tutti modi ma con la mia prepotenza ho tenuto duro e ancora sono qui. Alle loro condizioni, certo, altrimenti un camper io non l’ho avrei mai preso”.

Senso di solitudine? “ Assolutamente no, uno non è mai dai solo. In ogni caso vengono gli amici a trovarmi. In inverno, ad esempio, raccolgo funghi e diciamo che in quel periodo vado in vacanza ”.

E cosi Asfo, pseudonimo scelto dopo “aver litigato con l’ufficio anagrafe”, dice che non gli manca la vita di prima: “Ho caricato la mia vettura con i miei attrezzi di lavoro, una tavola per fare pane e senza un centesimo in tasca, sono salito qui. In paese non ci passo nemmeno e chi mi vuole sa dove trovarmi.”

Lasciare gli agi di un centro abitato per la campagna, per i più, potrebbe essere una scelta di vita assai ardua. “Una scelta coraggiosa? Ci vuole più coraggio a vivere in un paese come Gesturi. Se mi avessero lasciato in pace, la mia vita sarebbe stata meno frivola ma per me non è stata nessuna fatica.”

E cosi, sono otto gli anni trascorsi lontano dal suo paese di nascita. “Ancora oggi, nei bar del paese si parla di me, criticano la mia scelta di vivere da eremita. Eppure vedo più gente io in un giorno che altri in un mese”.

“Ci vuole coraggio? Io ho ritrovato una situazione che non mi sarei sognato di trovare a Gesturi: la libertà”

print
Exit mobile version