CAGLIARI POST

ASL Cagliari. Non solo ospedali, la buona sanità si deve fare e si fa nel territorio 

Il distretto socio sanitario come il luogo dell’integrazione dei servizi sanitari e sociali: è questo – in estrema sintesi – quanto emerso oggi dall’incontro che si tenuto all’Hotel Holiday Inn, alla presenza del Direttore Generale della ASL di Cagliari Marcello Tidore, dell’Assessore regionale alla Sanità Carlo Doria, del Presidente del Consiglio comunale di Cagliari Edoardo Tocco, e del Direttore del Distretto Ara vasta Gianni Salis. Presenti anche i sindaci dei comuni di Quartucciu, Sestu e Monserrato.

L’obiettivo è stato quello di presentare le attività e i programmi in essere nel distretto, ma anche i nuovi progetti che a breve saranno realizzati. “La direzione della ASL Cagliari intende rispondere ai bisogni di salute dei cittadini del distretto di Cagliari potenziando i numerosi servizi e favorendone l’accessibilità – ha spiegato il manager della Asl n. 8 Marcello Tidore- La normativa vigente e gli investimenti previsti dal PNNR nella Misura 6 (Sanità) e nella Misura 5 (Sociale) impongono una programmazione dei servizi condivisa e integrata. Per tale motivo il confronto di oggi con i Sindaci e gli amministratori locali assume una valenza strategica per un’assistenza globale, in particolare delle persone fragili”.

A tal proposito sono stati illustrate le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità finanziati dal PNNR che sono state programmate nel distretto di Cagliari area Vasta: Casa di Comunità hub di Cagliari in via Quesada, casa di Comunità spoke presso la Cittadella sanitaria in via Romagna, case della comunità spoke a Monastir e a Sestu. A queste si aggiunge la Casa di Comunità di Monserrato finanziata con altri fondi comunitari; Ospedale di Comunità presso l’ospedale Binaghi con 40 posti letto e Ospedale di Comunità presso l’ospedale Marino di Cagliari con 20 posti letto.

Dai dati illustrati nell’incontro si evidenzia in particolare un incremento di attività nelle cure domiciliari integrate pari al 21% nei primi 4 mesi del 2023 rispetto ai primi 4 mesi del 2022, con azzeramento della lista d’attesa e un incremento dei volumi di attività per le visite specialistiche nei Poliambulatori, in particolare per le specialità oggetto di monitoraggio per le liste d’attesa pari al 20% nei primi 6 mesi del 2023 rispetto ai primi 6 mesi del 2022.

Sono state altresì aumentate nel 2023 le giornate di prelievo nel Poliambulatorio di Selargius, passando da 2 a 3 giornate e nei Poliambulatori di Sestu e Monastir, passando da 1 a 2 giornate.

Il distretto Cagliari Area Vasta è una struttura socio sanitaria territoriale della ASL di Cagliari, che fornisce diversi servizi sanitari rivolti alla popolazione dei comuni di Cagliari, Monastir, Monserrato, Nuraminis, Quartucciu, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro e Ussana: dalla specialistica ambulatoriale nei 4 poliambulatori di Cagliari, Selargius, Sestu e Monastir alle cure domiciliari in tutto il territorio distrettuale, dai 6 Consultori alle 7 Guardie mediche, dall’assistenza protesica e integrativa alla scelta e revoca del medico di famiglia e del pediatra di libera scelta, dalle cure palliative in Hospice alla valutazione dell’assistenza presso le residenze sanitarie, i centri riabilitativi convenzionati, le Comunità integrate. Sono presenti inoltre un Ambulatorio per assistenza fisiatrica nell’età evolutiva dal neonato al giovane adulto e un Centro per la diagnosi e la presa in carico terapeutica e assistenziale dei soggetti di età superiore ai 65 anni affetti da disturbi cognitivi e/o demenze e delle loro famiglie.

L’incontro di oggi è una sorta di Bilancio sociale del distretto – ha aggiunto il dott. Giovanni Salis, direttore del Distretto Cagliari Area Vasta – vogliamo raccontare e illustrare con i dati numerici le attività che sono state svolte nello scorso anno dai diversi servizi distrettuali, ciò che stiamo facendo e che abbiamo programmato nel corso di quest’anno. Dal potenziamento delle cure domiciliari all’aumento dei volumi di attività nei poliambulatori; dall’accessibilità ai servizi delle Guardie mediche e quelli dei Consultori. Non tralasciando di evidenziare le criticità ancora presenti e le possibili soluzioni, alle quali il confronto di oggi può risultare molto utile”.

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