Riparte la campagna di anagrafatura canina Asl Oristano mirata alla prevenzione del randagismo attraverso l’inserimento di un microchip sotto la cute del cane: una sorta di carta d’identità dell’animale che in caso di furto o smarrimento, con l’ausilio di un lettore ottico permette di associarlo al suo proprietario.
Con il riavvio dell’attività, viene introdotta un’importante novità destinata a semplificare ulteriormente la vita dei cittadini, specie di quelli che abitano nelle aree periferiche: oltre ai consueti “microchip day”, giornate di microchippatura gratuita organizzate nei centri urbani dal Servizio Anagrafe canina, randagismo e igiene urbana in collaborazione con i Comuni, i veterinari Asl effettueranno l’operazione a domicilio, sempre gratuitamente, per i cani rurali che si trovano nelle aziende agricole o d’allevamento della provincia di Oristano.
I proprietari di questi animali potranno contattare la struttura Anagrafe canina, randagismo e igiene urbana per prenotare l’appuntamento presso la loro azienda, chiamando al numero 345 6619323 il lunedì e il giovedì dalle ore 10.00 alle 12.00 o inviando una e-mail all’indirizzo: anagrafecanina.randagismo.centro@pec.atssardegna.it. Concordati giorno e orario, saranno i veterinari Asl a recarsi nell’azienda per la microchippatura del cane.
«Abbiamo offerto a chi detiene cani rurali questa ulteriore possibilità che permette di mettersi in regola dal punto di vista normativo senza dover necessariamente portare l’animale nelle strutture in cui si effettua l’anagrafatura: saremo noi ad andare da loro – spiega il direttore del Servizio veterinario Anagrafe canina, randagismo e igiene urbana Giuseppe Sedda – Ricordiamo che iscrivere il proprio cane all’anagrafe canina è un obbligo di legge, e che non facendolo si può incorrere in una sanzione che va dai 150 ai 300 euro». Oltre a quello pecuniario, il dottor Sedda sottolinea anche un altro aspetto: «Registrare il proprio cane è utile non solo a identificarlo più facilmente in caso di furto o smarrimento, ma evita anche il fenomeno dell’abbandono: un randagio, una volta catturato, deve essere portato in un canile e le spese per il suo mantenimento sono a carico del Comune in cui è stato ritrovato, gravano quindi per molti anni su tutti i cittadini. Microchippare il proprio cane è un atto di responsabilità nei confronti dell’animale e della collettività».