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Atene. Roghi dolosi, si temono più di 100 morti negli incendi, 550 i feriti

L’inferno è sceso sull’Attica orientale, alle porte di Atene. Un violentissimo incendio di probabile origine dolosa, partito due giorni fa da diversi punti ed alimentato dalla temperatura torrida e dai forti venti estivi, ha ucciso finora almeno 74 persone – ma il bilancio è verosimilmente destinato a salire oltre i cento, mentre i vigili del fuoco setacciano le case carbonizzate – in particolare nelle località di vacanze di Neos Voutsas e Mati, nei pressi di Rafina, il secondo porto della regione di Atene.

LA TESTIMONIANZA

Negli ospedali della capitale ci sono 164 feriti, ustionati o intossicati dal fumo, tra cui 23 bambini. Le fiamme hanno incenerito oltre mille edifici e distrutto centinaia di automobili. Migliaia sono le persone evacuate e in fuga. Un’immane tragedia che colpisce il Paese in piena stagione turistica, con dettagli raccapriccianti, in particolare per quel che riguarda Mati, piccola località dove molti greci hanno seconde case. Qui, intrappolati dalle fiamme, 26 persone sembra parte di una stessa famiglia o di un gruppo di amici, sono morte insieme carbonizzate mentre cercavano una via di fuga verso il mare. Tra loro, raccontano sgomenti i testimoni, madri trovate abbracciate ai loro bambini, in un disperato tentativo di proteggerli. Una nuova, tragica Pompei.

La Farnesina ha diffuso un numero di emergenza in caso di necessità: +390636225.

Alcune persone – tra cui due cittadini polacchi – sono annegate una volta arrivate al mare. Cinque cadaveri sono stati recuperati dalla Guardia Costiera greca, tra cui quello di un bambino, al largo di Artemida, poco lontano da Rafina. Ma il mare ha rappresentato la salvezza per altre centinaia di persone che si sono riversate sulle spiagge della zona, gettandosi in acqua ed iniziando a nuotare. Alcuni hanno raccontato di aver disperatamente raggiunto il largo, e lì sono rimasti per ore, visto che il fuoco era praticamente sul bagnasciuga. Tutti i superstiti hanno raccontato della velocità dei roghi, che li hanno raggiunti nelle case, negli hotel, in auto o lungo le strade. Molti hanno parlato di “fuoco come torrenti di lava” che avanzavano ingoiando tutto. Lungo le strade, le carcasse delle auto sono stasera una scena impressionante. (Ansa.it)

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