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Questa volta iniziamo dalla fine: il concerto dell’Anna Tifu Tango Quartet – all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari – si è concluso con l’esecuzione di Libertango, di Astor Piazzolla, brano che ha segnato il passaggio del celebre compositore dal tango tradizionale al tango nuevo e che rimarrà a lungo nel cuore e nelle orecchie del pubblico.
Così come quest’ultimo ha rappresentato una svolta, anche l’Anna Tifu Tango Quartet si contraddistingue per l’originalità della proposta e la modernità dell’esecuzione, tanto impeccabile quanto fluida e informale: questa sera l’ensemble (compostro da Anna Tifu, violino, Romeo Scaccia, pianoforte, Gianluigi Pennino, contrabbasso e Massimiliano Pitocco, bandoneon) ha trascinato il pubblico in un crescendo che ha compreso dai brani autoriali del talentuoso Romeo Scaccia, spumeggiante nell’esecuzione anche se lievemente infortunato, fino ai richiami colti alla Carmen, seguendo un fil rouge inframmezzato dalla presentazione dei brani e da qualche nota storica sulle origini del tango.
Le sublimi note del violino di Anna Tifu e la maestria degli altri interpreti, stasera particolarmente ispirati, sono state precedute e accompagnate da fugaci riflessioni sulla musica, le emozioni e i microfoni troppo distanti da raggiungere, creando immediatamente una forte empatia che, al netto dell’innegabile talento dei quattro, ha fatto trasparire soprattutto una generosità e un affiatamento che si sentiva palpabile sul palcoscenico.
Il violino di Anna Tifu mirabilmente intrecciato con le sonorità del bandoneon di Massimiliano Pitocco, le performance scanzonate e divertite di Romeo Scaccia e la nonchalance del contrabbasso di Gianluigi Pennino hanno portato alla luce quel clima milonguero che ancora oggi fa del tango una passione inesauribile per molti, dove il cuore si incontra con la tecnica, con l’estro e con la voglia di regalare un momento unico a chi sa ascoltare.
