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Autostrade per l’Italia: l’indagine riguarda barriere antirumore

Mercoledì mattina la Guardia di Finanza ha arrestato Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia (ASPI), e altri due dirigenti, Michele Donferri Mitelli, ex responsabile nazionale delle manutenzioni di Autostrade, e Paolo Berti, ex direttore centrale operativo. Per i tre sono stati disposti gli arresti domiciliari. Castellucci era stato amministratore delegato di Autostrade per l’Italia dal 2005, e si era dimesso nel dicembre del 2018.

Autostrade per l’Italia precisa in un comunicato:

– L’indagine della Procura di Genova, che ha portato ieri a misure cautelari nei confronti di 4 ex manager di ASPI e di due tecnici (uno del Tronco genovese e l’altro trasferito presso il Traforo del Monte Bianco), riguarda una specifica tipologia di barriere integrate anti-rumore, denominate “Integautos”, presenti su circa 60 dei 3000 km di rete di Autostrade per l’Italia. La società era venuta a conoscenza delle attività di indagine lo scorso 10 dicembre 2019, a seguito di un provvedimento di sequestro di documentazione notificatole dalla Guardia di Finanza di Genova, come reso noto dalla società stessa nella successiva trimestrale.

La totalità di queste barriere è già stata verificata e messa in sicurezza con opportuni interventi tecnici tra la fine del 2019 e gennaio 2020, nell’ambito del generale assessment delle infrastrutture messo in atto dalla società su tutta la rete autostradale. Per tali infrastrutture è stato parallelamente definito a inizio 2020 un piano di sostituzione di intesa con il Dicastero concedente, articolato in tre fasi: una prima fase propedeutica agli interventi, attualmente in corso. Una seconda fase, che prevede la sostituzione delle barriere nei punti maggiormente esposti a impatto acustico, pianificata dalla seconda metà del 2021. Una successiva terza fase completerà invece la sostituzione sugli altri punti.

La spesa per la totalità degli interventi di sostituzione, pari a circa 170 milioni di euro, è già stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione di ASPI dell’aprile 2020  e sarà a completo carico della società.

Tutte le procedure di controllo e di sicurezza, nonché le soluzioni progettuali per la sostituzione delle barriere, sono stati definiti con gli organi tecnici preposti del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Rispetto ai due tecnici dipendenti, la società ha attivato le procedure previste dal contratto per una immediata sospensione dal servizio. ASPI valuterà inoltre tutti gli ulteriori interventi del caso a propria tutela sulla base delle risultanze degli atti di indagine. 

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